Leopoldo Mastelloni: “Senza soldi e con il frigo vuoto. Ho guadagnato tanto ma poi ho speso tutto nel teatro”. Leopoldo Mastelloni senza soldi e con il frigo vuoto, l’attore e regista, 79 anni, parla dei suoi problemi finanziari che lo attanagliano on una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
«Non mi ammazzo perché, con la fortuna che ho, se mi butto di sotto resto sciancato. Se mi avveleno, con la lavanda gastrica mi riacchiappano, però mi bucano lo stomaco».
Ci ha pensato.
«Certo. Mi ha salvato la vigliaccheria o la fede, chi lo sa. Perché io credo, prego e non voglio andare all’inferno».
Per il suo compleanno ha scritto una lettera aperta e disperata con cui chiede al governo il vitalizio per artisti indigenti della legge Bacchelli. Non è la prima volta.
«Ci avevo già provato a 70. Mi risposero di no. La signorina mi spiegò: “Lei non è artista di chiara fama”. Ma nella lista dei 21 nomi prescelti non conoscevo nessuno, a parte Lara Saint Paul, la cantante».
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha promesso che la aiuterà.
«E io ringrazio sia il San che il Giuliano, speriamo, ma sa, a parlare siamo tutti bravi».
Ha detto: «Sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette». Quanto prende?
«Circa 1.200 euro».
Leopoldo Mastelloni: “Senza soldi e con il frigo vuoto”
Tanta gente molto meno.
«Lo so. Ma non ci arrivo. Sto da amici e la casa è in centro, qui a Roma, però i soldi servono tutti per l’affitto, non posso andare sotto ai ponti. A volte aspettano, ma non sono mica San Giuseppe e la Madonna, non mi ospitano gratis. Vivo solo, non ho amanti, però col mercato libero mi è arrivata una bolletta della luce da 1.800 euro, ho dovuto pagarla per forza, mi hanno staccato la corrente».
E il frigo?
«È sempre vuoto. Un chilo di pesche costa 8 euro, la pasta è arrivata a 2, anni fa facevo Di tasca nostra su Raidue, me ne intendo, sto attento».
Che cosa mangia?
«Un panino a pranzo e uno a cena. Non fa bene, lo so. Sono come Umberto D che rubava il pane per il cane».
Poteva risparmiare.
«Ho guadagnato tanto però ho sempre investito nel teatro, non in golfini di cachemire. Ora in scena ci mettono un tavolo, due sedie e una lampadina e due attori che leggono dal leggio, che tristezza, nei miei spettacoli c’erano luci, costumi, scenografie».
Non lavora da tempo.
«In teatro da almeno 10 anni. Mi hanno cancellato, non esisto. Non vedo futuro, per le persone sopra i 60 c’è un disinteresse totale. Ho cominciato questo mestiere a 15, credevo lo avrei fatto fino alla morte. In tv non c’è un varietà che mi ospiti per cantare una mia canzone, recitare una poesia. L’ultima volta mi hanno chiamato il 16 agosto 2023, non trovavano nessuno».
Pare allegro, tuttavia.
«Non voglio essere triste. Il giorno che mi passa l’ottimismo, chiudo la luce e addio mia bella addio, Ogni mattina, quando mi alzo, rido pensando che comincia una nuova avventura e chissà come finirà. Dentro di me soffro, però non voglio condividere questo mio dolore con lei, che si dispiacerebbe per me».
Leopoldo Mastelloni: “Ho guadagnato tanto ma poi ho speso tutto nel teatro”
Ha scritto che la vecchiaia le appare «terrorizzante».
«Perché non sai quel che succede domani».
Ha paura della morte?
«No, la desidero. Ma senza soffrire e senza andare all’inferno, sennò mi sarei già ammazzato».
[…] Suo fratello non la aiuta?
«No e nemmeno le mie sorelle. Abbiamo avuto un’educazione particolare, ognuno deve cavarsela da solo, non c’è il “bene mio, core mio”».
[…] Nel 1984 fu bandito dalla tv pubblica per una bestemmia a «Blitz».
«Era una lotta tra democristiani e socialisti, ce l’avevano con Minoli e colpirono me. Mi aiutarono tanto Maurizio Costanzo, Loretta Goggi e Raffaella Carrà. Berlusconi, per cui agli inizi avevo lavorato gratis, ogni Natale mi mandava una bottiglia di Dom Perignon, non lo ha mai dimenticato».
Non ha un amore?
«No, mai avuto».
Non si è mai innamorato?
«Se intende l’amore delle telenovele, no, non mi interessava, non ne sentivo il bisogno, è un impiccio. Ho amato il teatro, leggere, scrivere, recitare. Ho amato tutti senza amare nessuno. Se invece intende il sesso, quello c’è stato, certo, ma c’è una bella differenza».
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