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Cronaca

Vittima di stupro rimane incinta: in ospedale la costringono ad ascoltare il battito del feto

Vittima di stupro rimane incinta: in ospedale la costringono ad ascoltare il battito del feto. Una donna vittima di stupro rimane incinta del suo aggressore, in ospedale la costringono ad ascoltare il battito del feto per evitare che abortisca. È successo a San Paolo, in Brasile. In un’intervista a Globonews, la vittima ha detto che l’episodio è avvenuto all’ospedale municipale Tide Setubal, a São Miguel Paulista, nella zona est della città.

“Visto che l’appuntamento era fissato, pensavo che sarei arrivata e loro mi avrebbero aspettata. Il servizio era pessimo, dovevo parlare vicino alle persone e la cosa peggiore era dover ascoltare il cuore del feto. Ho chiesto [all’operatore sanitario] di fermarsi e di toglierlo, mi sono alzata e sono uscita dalla stanza”, ha detto la donna.

Durante il trattamento, il personale dell’unità ha cercato di convincerla a non abortire. “Mi hanno detto di provare a tenere il bambino fino a nove mesi, che mi avrebbero legato le tube, che si sarebbero presi cura di me e sarebbero venuti a prendermi per un intervento chirurgico e tutto il resto. Sono tornata a casa esausta, non so nemmeno come spiegarlo. Stavo già pensando a come farlo a casa da sola perché non potevo permettermelo”, ha detto la vittima.

La legge in Brasile

La legislazione federale autorizza le donne a interrompere la gravidanza in caso di violenza sessuale. Nonostante ciò, la donna sostiene che le è stato negato l’aborto in tre ospedali della capitale di San Paolo e che ha potuto sottoporsi all’intervento solo in un altro Stato, dopo aver ricevuto l’aiuto dell’Ufficio del Difensore Pubblico di San Paolo.

L’ospedale Tide Setubal, dove è stata costretta ad ascoltare il battito cardiaco del feto, è stato il terzo ospedale in cui si è recata prima di lasciare lo Stato per abortire. Prima di ciò, aveva cercato aiuto presso l’Ospedale femminile, che appartiene al governo statale, e presso l’Ospedale municipale di Campo Limpo.

Le unità si rifiutarono di eseguire l’intervento, sostenendo che la gravidanza era in fase avanzata. La vittima dello stupro ha scoperto di essere incinta solo alla 24esima settimana.

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