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Cronaca

Trovano una busta piena di droga fuori il supermercato e la portano a casa: intera famiglia nei guai

Trovano una busta piena di droga fuori il supermercato e la portano a casa: intera famiglia nei guai. Padre, madre e figlia trovano una busta piena di droga fuori il supermercato, la raccolgono e la portano a casa, finendo però nei guai. È successo lo scorso 4 aprile a Poirino, in provincia di Torino, ma solo ora la notizia è stata diffusa poiché sono terminate le indagini.

Quel sacchetto di plastica conteneva nmben 200 grammi di marijuana. La figlia, mentre si recava a fare la spesa, ha notato la busta abbandonata e, dopo un breve esame, ha deciso di lasciarla li e proseguire dritto. Tuttavia, poco dopo, è tornata sul luogo con la madre, che ha preso la busta e l’ha nascosta, prima di allontanarsi con l’auto guidata dal marito.

La famiglia, tutti incensurati, ha ceduto alla tentazione di prendere la droga, lanciata da una macchina da cinque pusher inseguiti dai carabinieri di Chieri. I carabinieri, dopo aver fermato e perquisito i sospetti senza trovare droga, sono stati costretti a rilasciarli. Successivamente, però, hanno esaminato le telecamere di sicurezza e hanno scoperto l’azione di Paola e sua madre. Inoltre, hanno trovato altri due panetti di hashish abbandonati dagli spacciatori.

Le indagini

Questo ritrovamento ha dato il via a un’indagine che ha rivelato un ampio traffico di droga tra Mirafiori e la periferia di Torino, portando alla perquisizione delle abitazioni dei cinque pusher. Sebbene Paola e la sua famiglia non fossero coinvolti nell’inchiesta, sono stati denunciati per possesso di stupefacenti. La marijuana non era stata né consumata né venduta, ma il padre aveva deciso di conservarla, indeciso sul da farsi.

Come riporta CorSera, il padre adesso deve chiarire le sue intenzioni agli inquirenti per evitare l’accusa di spaccio. I cinque pusher, tuttavia, non potranno evitare l’accusa: due fratelli di Piossasco, due giovani di Cumiana e Rivalta, e il fornitore, un trentunenne di origine nordafricana con base a Mirafiori. Gli investigatori ritengono che si tratti di un gruppo pericoloso e determinato, dedito al “culto della droga” (foto da archivio).

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