Riceve un pacco con 120mila dollari in contanti a casa: il motivo del ‘regalo’ scuote un importante processo per frode. Una donna riceve un pacco con 120mila dollari in contanti a casa e il motivo del ‘regalo’ scuote un importante processo per frode negli Stati Uniti. A ricevere il denaro è una donna che fa parte della giuria nel procedimento penale che vede coinvolti in questa fase sette persone. Insieme ai soldi c’era anche un biglietto che la esortava ad “assolvere” gli imputati.
La donna le offriva ancora più soldi se avesse portato avanti il piano di assolvere sette persone accusate di aver rubato più di 40 milioni di dollari da un programma destinato a nutrire i bambini durante la pandemia. La giurata 23enne, conosciuta come Juror 52, ha detto di aver immediatamente consegnato il sacco di contanti alla polizia.
Il giurato ha detto che una donna ha lasciato al suocero un sacchetto regalo bianco e ha detto che era un regalo per il giurato, usando il suo nome di battesimo, nonostante non fosse stato divulgato pubblicamente. Appena il suocero ha consegnato il pacco regalo alla donna, lei ha subito avvertito la polizia. Il denaro è ora in possesso dell’FBI.
Il processo
I sette imputati sotto processo sono accusati di 41 reati, tra cui frode telematica, corruzione e riciclaggio di denaro, in un’associazione a delinquere, costata ai contribuenti 250 milioni di dollari. Come riporta il Daily Mail, altri diciotto si sono già dichiarati colpevoli e le autorità hanno affermato di aver recuperato circa 50 milioni di dollari in uno dei più grandi casi di frode legata alla pandemia della nazione.
I pubblici ministeri affermano che solo una frazione del denaro è andata a nutrire i bambini a basso reddito, mentre il resto è stato speso in auto di lusso, gioielli, viaggi e proprietà. Durante il processo iniziato ad aprile, gli avvocati della difesa hanno messo in dubbio la qualità delle indagini dell’FBI. I sette imputati iniziali erano affiliati ad un ristorante che partecipava al programma di aiuti alimentari.
Il denaro degli aiuti di cui gli imputati si sarebbero impossessati, proveniva dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ed era amministrato dal Dipartimento statale dell’Istruzione. Le organizzazioni no profit e altri partner del programma avrebbero dovuto servire i pasti ai bambini, invece secondo l’accusa li hanno sottratti e usato per acquistare beni di lusso.
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