Home » AI e videogiochi: le prospettive future
Tecnologia

AI e videogiochi: le prospettive future

AI e videogiochi: le prospettive future

L’Intelligenza Artificiale è senza dubbio considerata a più livelli come la nuova frontiera nel mondo tecnologico: non che già oggi non sia già ampiamente diffusa e utilizzata, ma ha delle potenzialità enormi che per il momento possono solo essere ipotizzate. Questo vale per molti aspetti che riguardano la vita di tutti i giorni che possono essere rivoluzionate, dalla medicina ad esempio fino alla guida automatica di taxi e non solo. Tra gli ambiti che possono essere rivoluzionati, e in parte già lo sono, rientra senza dubbio tutto l’universo legato al mondo dei videogiochi.

In questo settore l’utilizzo dell’AI è ampiamente sdoganato già da tempo, in taluni casi anche magari senza la consapevolezza di chi lo utilizza. Questo vale a tutti i livelli, sia per quanto riguarda i giochi delle console di ultima generazione di Xbox e PlayStation sia per quelli presenti in formato digitale. Viene utilizzata l’intelligenza artificiale nella strutturazione delle partite “contro il computer” nel caso degli scacchi ad esempio, ma anche nelle partite sul tavolo verde del poker o nella roulette online. Facendo ad esempio riferimento ai giochi sportivi, che siano legati al tennis piuttosto che al basket o al calcio, tra le modalità che possono essere scelte vi è la sfida con il computer, vale a dire la classica partita. In quei casi, il gioco si avvale dell’Intelligenza Artificiale per creare lo sfidante al giocatore, che può scegliere il livello di difficoltà prima di iniziare il match.

L’utilizzo dell’AI è sdoganato da tempo anche nella creazione di mappe di gioco sempre più dettagliate ad esempio. È il caso delle anteprime fornite riguardo il nuovo GTA 6, con uno scenario definito ultra realistico ed un meteo che varia con il trascorrere del tempo. Cruciale è il ruolo dell’AI nella definizione di mappe di gioco anche nei giochi online open world, quelli in cui l’utente può muoversi a piacimento all’interno dello scenario. È chiaro in questi casi che più vasto è il mondo in cui è possibile spostarsi, migliore è l’esperienza finale dell’utente, non avendo una trama da seguire e sviluppare.

A fronte però di queste applicazioni, già note ma sempre perfezionabili, si aprono scenari totalmente nuovi riguardo la creazione dei personaggi. Da un lato si va a rafforzare la tendenza all’estrema personalizzazione, con il characters principale che viene delineato a piacimento dell’utente: dal taglio di capelli al colore degli occhi fino all’arma da selezionare e i gadget posseduti, ovviamente intercambiabili nel corso del gioco.

Dall’altro lato, l’AI va a potenziare tutto lo spettro dei personaggi secondari, vale a dire quelli che non sono comandati dall’utente ma che sono però strettamente funzionali nella trama. Non si tratterebbe perciò di sfondi puramente scenografici, quasi paragonati a cartonati che si muovono in maniera meccanica in secondo piano. Infine, la vera novità verso cui la ricerca tecnologica si sta muovendo è il deep learning. In sintesi, rappresenta un metodo utilizzato dai ricercatori per far sì che un computer (un videogioco, in questo caso) sia in grado di elaborare i dati ricevuti come compiuto dal cervello umano.

Questo aprirebbe a potenzialità infinite il gioco, con i personaggi capaci di avere la memoria di quanto compiuto e, di fatto, creando trame sempre meno controllabili da parte dei creatori del videogame, che a quel punto sarebbero ideatori solo iniziali.

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com