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Economia Politica

Autonomia Differenziata è legge, l’appello del Movimento Neoborbonico: “Compriamo Sud”

“È appena stata approvata la legge per l’Autonomia Differenziata, una legge fortemente voluta dalla Lega (Nord) e dai suoi alleati ma, al di là della temporanea opposizione, sostenuta nei fatti anche da politici ed enti governati, a Nord, dalle sinistre.

Senza avere definito prima i diritti essenziali dei cittadini del Sud e dopo oltre 160 anni di diritti mancati al Sud, la legge rappresenta per molti aspetti la fine di uno stato unitario già caratterizzato, nella sua nascita, da saccheggi, massacri e discriminazioni politiche ed economiche ai danni delle popolazioni meridionali – ha dichiarato il presidente del Movimento Neoborbonico, Gennaro De Crescenzo -.

Al Sud in gabbia tra bandiere padane anche in Parlamento, tricolori ormai solo retorici e costituzioni tradite quando si parla di parità di diritti e uguaglianza tra cittadini, resta ben poco anche per colpa di classi dirigenti senza radici, senza orgoglio e senza senso di appartenenza e che in parte hanno anche votato per l’Autonomia”.

“Da giovane napoletano e meridionale, le speranze di credere in questo paese sono sempre minori, ho amici emigrati al Nord ed in giro per il mondo, e circa 2 milioni di meridionali hanno lasciato la nostra terra solo negli ultimi vent’anni – ha dichiarato Emilio Caserta, responsabile giovanile del Movimento Neoborbonico – i nostri politici pensano di risolvere la questione meridionale grazie al fatto che finiranno i meridionali? Con l’Autonomia differenziata, questa ‘risoluzione’ sarà ancora più veloce, ed i diritti di noi giovani del Sud saranno sempre meno garantiti e diversi dagli abitanti di altre regioni. Siamo stanchi”.

L’appello

Il Movimento Neoborbonico e il Movimento per il Nuovo Sud possono solo, per ora, rinnovare il loro vecchio appello ai meridionali: compriamo, quando possiamo, i prodotti del Sud quando facciamo la spesa. Non è una battaglia contro il parmigiano reggiano o il prosecco ma è la prima semplice e necessaria forma di autodifesa di un’economia e di una cultura, in quanto le tasse sempre di più saranno trattenute nelle regioni ‘autonome’ e quindi più ricche. Presso i maggiori centri commerciali del Sud saranno distribuiti centinaia di migliaia di volantini con questo appello.

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