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Salute

Sole brucia grassi della natura: come dimagrire e attenuare l’appetito con una mossa in spiaggia

Sole brucia grassi della natura: come dimagrire e attenuare l’appetito con una mossa in spiaggia. Il Sole è un brucia grassi della natura, uno studio pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology suggerisce come dimagrire e attenuare l’appetito grazie alle radiazioni UV, che abbassano i livelli degli ormoni della fame nel corpo, mentre un aumento simultaneo dell’ormone dello stress, la noradrenalina, aumenta la disgregazione dei grassi, prevenendo l’aumento di peso.

Secondo il nuovo studio, condotto sui topi, il grasso bianco, che immagazzina energia, viene convertito in grasso bruno, che brucia energia. I ricercatori sono stati così incoraggiati dalle loro scoperte che credono che potrebbe esserci un modo per sfruttare i benefici dei raggi UV, che non aumenti il rischio di cancro per trattare l’obesità.

Tuttavia, questo non è un incoraggiamento a correre su un lettino abbronzante o a stendersi al Sole a causa dell’alto rischio di cancro della pelle, incluso il melanoma potenzialmente mortale. I dermatologi del Seoul National University Hospital in Corea del Sud hanno scoperto che i topi costantemente esposti alle radiazioni UV per 12 settimane, indipendentemente dal fatto che fossero alimentati con una dieta normale, o con una dieta ricca di grassi, non aumentavano di peso.

Il ruolo delle radiazioni UV

Le radiazioni UV causano un aumento dei livelli del neurotrasmettitore norepinefrina, che svolge un ruolo cruciale nella risposta di lotta o fuga del corpo. La norepinefrina aiuta anche a regolare i livelli di glucosio nel sangue. I livelli dell’ormone leptina sono aumentati, il che può portare ad un aumento della fame perché il corpo lo interpreta come un segnale che mancano sufficienti energie sotto forma di grasso immagazzinato.

Tuttavia, invece di osservare un aumento di peso negli animali, i ricercatori hanno scoperto che, quando esposti alla luce UV, un incremento del rilascio di norepinefrina induceva il corpo a scomporre le riserve di grasso per produrre energia, bruciando più calorie senza aumentare l’attività fisica.

La luce UV ha anche causato la conversione del tessuto adiposo in grasso bruno, che brucia energia per produrre calore nel corpo. La maggior parte del nostro grasso corporeo è grasso bianco, che immagazzina energia utilizzata dal corpo per alimentare i processi metabolici di base e per sostenere gli allenamenti intensi. Le persone obese hanno un accumulo di grasso bianco.

Il grasso bruno, invece, produce calore nel corpo bruciando le riserve di energia; questo processo inizia quando il corpo si raffredda per regolare la temperatura corporea. Anche se i topi assumevano più calorie quando il loro appetito aumentava, il corpo le convertiva in calore trasformando il grasso bianco in grasso bruno prima che potesse essere immagazzinato sotto la pelle, prevenendo così l’aumento di peso.

Lo studio spiega un meccanismo

Il dottor Jin Ho Chung, ricercatore capo e dermatologo presso l’Ospedale Universitario Nazionale di Seoul, ha dichiarato: ”Questo studio chiarisce il meccanismo attraverso il quale l’esposizione ai raggi UV può aumentare l’appetito inibendo l’aumento di peso”.

”In particolare, il fatto che le radiazioni UV riducano i livelli di leptina e aumentino la norepinefrina, promuovendo così l’imbrunimento del grasso sottocutaneo e aumentando il dispendio energetico, fornisce un indizio innovativo per lo sviluppo di strategie di trattamento dell’obesità”

La loro scoperta potrebbe aprire la strada a trattamenti che sfruttano i benefici dell’esposizione ai raggi UV per mitigare l’aumento di peso, gestire i livelli di zucchero nel sangue e convertire il grasso bianco in grasso bruno più salutare.

Ha aggiunto: ”Questa ricerca dimostra che l’esposizione ai raggi UV non colpisce solo la pelle, ma svolge anche un ruolo profondo nel metabolismo energetico e nei processi di omeostasi del nostro corpo”. Questo non significa che le persone dovrebbero esporsi al sole per ore senza protezione solare o utilizzare lettini abbronzanti. È noto che le radiazioni UV danneggiano il DNA nelle cellule, il che può accumularsi nel tempo, causando una crescita incontrollata delle cellule. Questa è una delle principali cause di cancro”.

Il dottor Dong Hun Lee, coautore dello studio, ha dichiarato: ”Poiché l’esposizione ai raggi UV può accelerare l’invecchiamento della pelle e favorire il cancro della pelle, è consigliabile ridurre al minimo l’esposizione ai raggi UV e proteggere la pelle con una crema solare. Pertanto, il nostro gruppo di ricerca prevede di condurre studi di follow-up per sviluppare nuove strategie che potrebbero imitare gli effetti delle radiazioni UV sull’obesità e sulla regolazione metabolica”.

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