Insufficienza renale acuta, nuova terapia previene la patologia: la scoperta italiana è la prima al mondo. Svolta contro l’insufficienza renale acuta, una nuova terapia previene la patologia. È quanto emerge da uno studio internazionale, guidato dall’Ospedale San Raffaele di Milano. È la prima volta al mondo che un trattamento riesce a prevenire una patologia più frequente e mortale dell’infarto miocardico acuto: l’insufficienza renale acuta (Ira).
I risultati, pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine (Nejm), hanno “dimostrato per la prima volta l’efficacia della somministrazione endovenosa di amminoacidi per prevenire la comparsa di Ira in seguito a intervento chirurgico con bypass cardiopolmonare”, spiega il San Raffaele.
Un consorzio internazionale guidato dall’IRCCS Ospedale San Raffaele ha condotto uno studio, sostenuto da un Grant del Ministero della Salute italiano. Lo studio ha coinvolto 3.511 pazienti da 22 istituti in diverse nazioni, inclusi Italia, Croazia e Singapore. I risultati saranno esposti dal professor Giovanni Landoni e dalla dottoressa Martina Baiardo Redaelli durante il Critical Care Reviews Meeting 2024 a Belfast.
“I dati che abbiamo raccolto con questo studio confermano che la terapia con gli aminoacidi è in grado di prevenire l’insufficienza renale acuta. Da oggi potremo studiare e forse applicare questi risultati non solo agli interventi chirurgici effettuati con bypass, ma anche a chi soffre di insufficienza cardiaca, a chi si sottopone a trapianto di rene, a chi ha un’insufficienza renale in corso”, ha commentato il professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale al San Raffaele.
Cos’è l’insufficienza renale acuta
L’insufficienza renale acuta è caratterizzata da un rapido peggioramento della funzione renale nel corso di giorni o settimane, che causa l’accumulo di prodotti azotati nel sangue (iperazotemia), talvolta accompagnato da una riduzione della produzione di urina. Questo disturbo è spesso provocato da una perfusione renale inadeguata dovuta a traumi gravi, malattie o interventi chirurgici, ma può anche essere causato da una malattia renale primaria rapidamente progressiva.
I sintomi includono anoressia, nausea e vomito. Se non trattata, l’insufficienza renale acuta può portare a convulsioni e coma. Ogni anno vengono eseguiti oltre 300 milioni di interventi chirurgici nel mondo, di cui circa 1 milione con l’ausilio del bypass cardiopolmonare.
Come ricorda lo stesso San Raffaele, “il corpo e gli organi dei pazienti che affrontano un intervento chirurgico sono sottoposti ad uno stress acuto e diversi studi affermano che a risentire dello stress operatorio sono soprattutto i reni, in quanto si riduce la perfusione renale e aumenta il rischio di sviluppare insufficienza renale acuta (IRA), che può successivamente evolvere in malattia renale cronica”.
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