Educazione cani, coccole o snack-premio? Entra in campo la scienza e fa luce sul metodo. Per l’educazione dei cani meglio le coccole o gli snack-premio? Meglio entrambi! È quanto emerge da un nuovo studio condotto da un team di ricercatori del dipartimento di Etologia dell’università Elte Eotvos Lorànd. Stando ai risultati, pubblicati sulla rivista ‘Scientific Reports’, il successo nell’apprendimento dei nostri amici a quattro zampe aumenta quando, non solo vengono premiati con snack, ma anche quando vengono elogiati e coccolati per le loro buone prestazioni.
Gli etologici hanno esplorato il legame tra emozioni, apprendimento e sonno, facendo luce sull’impatto che stili di apprendimento e sonno hanno sul comportamento del cane e sull’efficacia dell’addestramento. È emerso che eventi e informazioni carichi di emozione tendono a essere memorizzati più efficacemente. Nonostante ciò, la maggior parte di queste ricerche è stata effettuata in ambienti di laboratorio altamente controllati. Cio evidenzia dunque la necessità di approfondire l’argomento in contesti quotidiani più variabili.
L’approccio innovativo
“È naturale e normale che i cani di famiglia imparino in situazioni sociali emotivamente cariche, sia dai loro proprietari che dagli addestratori di cani. Tuttavia, la nostra conoscenza di questo fenomeno finora si basa principalmente su studi sugli esseri umani e sui roditori di laboratorio (ratti, topi). Il nostro obiettivo era studiare il fenomeno nei cani, poiché ricercare la specie non è solo interessante come animale modello, ma anche di per sé”, spiega Vivien Reicher, primo autore dello studio.
Il team di ricercatori ha introdotto un approccio innovativo nell’addestramento dei cani: sotto la supervisione dei proprietari, gli addestratori hanno insegnato ai cani comandi in una lingua diversa da quella a loro familiare, come il comando “High five” in inglese al posto del corrispettivo ungherese “Pacsi”.
Durante l’esperimento, ogni cane ha ricevuto due tipologie di sessioni di addestramento: una di tipo ‘permissivo’, caratterizzata dall’uso di lodi e affetto fisico oltre alla ricompensa, senza rimproveri; e una di tipo ‘autoritario’, dove i cani venivano incentivati solo tramite cibo, senza lodi o carezze, e venivano sgridati per comportamenti non corretti.
I risultati dell’addestramento sono stati diversi
Dopo le sessioni, i cani hanno riposato in un laboratorio specializzato nello studio del sonno, dove i ricercatori hanno valutato l’efficacia dell’apprendimento dei nuovi comandi prima e dopo il riposo. Le analisi del sonno, effettuate con l’EEG, hanno permesso di osservare le funzioni cerebrali legate al consolidamento della memoria, ovvero la capacità di fissare nella mente le nuove informazioni apprese. Dai risultati è emerso che lo stile di addestramento ‘autoritario’ generava più stress nei cani, che cercavano maggiormente il contatto con i loro proprietari e tendevano a dormire di più dopo l’addestramento.
Questo conferma studi precedenti che indicano l’importanza del sonno nell’elaborazione emotiva. I cani mostravano un apprendimento più efficace durante la prima sessione di addestramento, indipendentemente dallo stile adottato, e non si riscontravano differenze significative tra i due metodi. L’effetto dell’ordine di presentazione delle informazioni potrebbe essere spiegato dal fenomeno noto in letteratura come “effetto di primazia”, secondo cui le informazioni apprese per prime tendono ad essere ricordate più facilmente rispetto a quelle acquisite successivamente in un contesto simile.
“Il risultato più entusiasmante è che il sonno ha migliorato le prestazioni di apprendimento dei cani solo in un caso specifico. Quando il gruppo che ha ricevuto il 0controllo’ per la prima volta ci aspettavamo di ricevere una formazione simile per la seconda volta, ma poi li abbiamo addestrati in uno stile ‘permissivo’. Crediamo che l’effetto combinato della sorpresa positiva e del sonno abbia migliorato il loro successo nell’apprendimento”, sottolinea Màrta Gàcsi, ricercatrice senior del Gruppo di ricerca di etologia comparata dell’Hun-Ren-Elte.
Il ruolo del rinforzo sociale
La ricerca evidenzia l’importante ruolo del rinforzo sociale, come lodi e carezze, nel benessere dei cani e nel successo dell’apprendimento. L’assenza di rinforzo sociale o la presenza di rimproveri può causare stress nei cani, specialmente durante l’addestramento, un aspetto cruciale da considerare nella scelta dei metodi educativi. Questo studio non solo approfondisce la comprensione dell’apprendimento nei cani, ma offre anche spunti sui processi di apprendimento umani.
Inoltre, fornisce indicazioni preziose per proprietari e addestratori di cani, dimostrando con prove scientifiche che premiare gli animali domestici non solo con il cibo, ma anche con lodi e coccole, ha un impatto positivo sul loro benessere e sul successo dell’apprendimento.
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