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Fuma sigaretta elettronica per ore: 15enne finisce in fin di vita per grave disidratazione

Fuma sigaretta elettronica per ore: 15enne in fin di vita per grave disidratazione. Un ragazzino di appena 15 anni fuma la sigaretta elettronica per ore e finisce ricoverato in ospedale in fin di vita per grave disidratazione. A raccontare la vicenda è la mamma del ragazzo attraverso un post pubblicato su Facebook.

La donna, 39 anni, nel post racconta che suo figlio Jake è stato ricoverato in ospedale il 9 maggio, dopo che i dirigenti della sua scuola si erano preoccupati per i suoi vaporizzatori, convinti che contenessero qualche sostanza perché “sembrava che fosse sotto effetto di droghe”.

Tuttavia, la mamma ha poi scoperto che la sigaretta eletttonica dell’adolescente non era stata drogata, ma che il suo uso eccessivo aveva “letteralmente disidratato” il ragazzo, rendendo la sua urina “nera”, e lasciandolo privo di sensi in ospedale per 30 ore.

La donna non sapeva che suo figlio fumava l’equivalente di cinque sigarette al giorno e aveva iniziato a usare aromi al mentolo e nicotina, che sono state collegate a un numero maggiore di microparticelle tossiche. Su Facebook, la mamma ha condiviso la terrificante esperienza di suo figlio, lanciando un avvertimento ad altri genitori sui pericoli derivanti dallo svapo per i loro figli.

L’appello della mamma

Il post rivela foto di Jake privo di sensi in ospedale e la madre scrive “a causa di un vaporizzatore potrei perdere mio figlio”. La donna giura che “ogni vaporizzatore che ho visto o che vedrò in futuro sarà rotto e distrutto”. Poi lancia un appello, per avvertire i genitori di fare attenzione ai loro figli che indossano felpe con cappuccio quando fa caldo, perché crede che sia un segno che “molto probabilmente stanno svapando”, usando l’indumento per nascondere la sigaretta elettronica nelle loro mani.

La 39enne ha ammesso di non essere a conoscenza della frequenza con cui suo figlio usava le sigarette elettroniche. Crede che Jake, che lavora part-time come posatore di pietre, si sia sforzato troppo mentre fumava eccessivamente sul lavoro, il che lo ha portato a una grave disidratazione, mentre “fumava il vaporizzatore” invece di mangiare e bere.

Ricordando che Jake è stato portato d’urgenza in ospedale, la donna ha detto: “Siamo andati al pronto soccorso e si è scoperto che era solo per lo svapo. Gli hanno fatto tutte le analisi, ma il problema era lo svapo. Sono stata sveglia per più di 30 ore e lui ha dormito per tutto questo tempo. Non parlava. Quando si svegliava si rannicchiava come una palla, tremava e sussultava. È ancora molto confuso. Siamo a casa ma lui continua a entrare e uscire. Non ricorda nulla”.

Jake ammette di aver iniziato a svapare per “adattarsi”, ma presto ne è diventato dipendente. Nonostante il suo ricovero in ospedale, ha detto che intende continuare e che la dura prova non lo ha scoraggiato del tutto dalle sigarette elettroniche.

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