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Fabio Fazio: “Successo su Nove una sorpresa. La rete ha dimostrato un aspetto. E sulla nuova stagione…”

Fabio Fazio: “Successo su Nove una sorpresa. La rete ha dimostrato un aspetto. E sulla nuova stagione…”. Fabio Fazio, il successo su Nove, la nuova stagione nel mirino, e non solo, il conduttore ligure, 59 anni, fa il bilancio del primo anno sulla nuova emittente in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Si aspettava un tale successo?
«Naturalmente no, non era nemmeno preventivabile: è stata una sorpresa bellissima, perché il pubblico ci ha seguito con grande affetto e stima. Questa rete, giovane e in crescita, ha dimostrato di essere contemporanea. Si respirano entusiasmo, vitalità e una sana leggerezza: ne siamo piacevolmente “contagiati”. E ringrazio per la fiducia il gruppo Warner Bros, Discovery, il managing director Alessandro Araimo e la direttrice dei contenuti Laura Carafoli».

Sul Nove ha funzionato tutto secondo i suoi piani?
«Oltre la più rosea delle previsioni e l’impensato degli auspici. Poi, più che lo share, per me contano “le teste”: siamo stati per 26 puntate ogni domenica sul podio dei tre programmi più visti».

Fabio Fazio: “Successo su Nove una sorpresa”

Nonché il programma più commentato sui social, dove in soli nove mesi siete passati da zero (visto l’azzeramento del bagaglio precedente dell’epoca Rai) a 1 milione e mezzo di follower. Quali sono stati i momenti del nuovo ciclo di cui va più orgoglioso?
«Abbiamo conversato con papa Francesco e col Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Abbiamo avuto in collegamento il campione di tennis Jannik Sinner, il regista Martin Scorsese, l’attrice Zendaya. E un ultimo pensiero lo voglio dedicare a Franco Di Mare, che mi ha dato una grande lezione di vita e di amicizia. Ci sono state tante sfaccettature, in un programma durato più di cinque ore, coprendo dall’access prime time alla terza serata, con il Tavolo».

Per reggere la fatica avrà preso degli integratori.
«Non ne prendo. Mi salvo perché faccio una vita monastica dove gli eccessi sono banditi».

[…] E sua moglie Gioia? Le dà consigli professionali?
«Adesso mia moglie è proprio qui accanto a me, quindi lo posso dire: lei è molto critica sulla tv. Se fossi nell’Auditel, non la prenderei come campione statistico perché spesso dice: “Ma chi la può guardare, questa cosa?” (ride). Al di là dello scherzo, però, Gioia è un pilastro nella mia vita».

Nella prossima edizione cambierà qualcosina e arricchirà il cast?
«Non è una cosa che si può stabilire a tavolino. Bisogna “sentire” cosa cambia nel mondo che ci circonda e fare piccoli aggiustamenti, senza andare a intaccare la continuità, la tradizione. Per esempio, quest’anno abbiamo chiamato Ornella Vanoni, che ci ha regalato tanti momenti di libertà con la sua spensierata “follia”. E so già che l’anno prossimo avremo spesso come ospite Edoardo Prati, giovanissimo influencer culturale che ci fa appassionare di letteratura greca e latina».

Fabio Fazio: “La rete ha dimostrato un aspetto. E sulla nuova stagione…”

In autunno sul Nove arriverà anche Amadeus. State preparando qualche sorpresa insieme?
«Ci siamo sentiti, ma bisogna rispettare e onorare il suo contratto in corso con la Rai. Siamo solo all’inizio: io ho altri tre anni davanti, lui quattro. E, ripeto, l’entusiasmo c’è».

[…] Il suo metodo di lavoro in pratica non prevede riposo: alla fine di una puntata fa il punto sulla successiva. Quindi è già al lavoro sulla nuova stagione?
«Ebbene sì, lo ammetto, alla fine dell’ultima puntata ho detto a tutti: “Al più presto bisognerà mettere a punto un pre-calendario per l’autunno”».

[…] Michele e Caterina, i suoi figli di 19 e 15 anni, accettano ancora di buon grado di fare le vacanze con mamma e papà o scalpitano per partire da soli?
«Una cosa non esclude l’altra: qualche giorno con noi, qualche giorno con gli amici».

Uno dei suoi ragazzi ha manifestato il desiderio di seguire le sue orme, o hanno entrambi altri progetti per il loro futuro?
«Michele è al primo anno di università, Caterina al secondo di liceo. Quando ero ragazzo io, lavorare in televisione per un giovane era come conquistare la Luna. Oggi non è più così. Io quello che auguro ai miei figli è di capire qual è il loro sogno e di riuscire a seguire la loro passione, come è successo a me».

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