Opera il pene di un 12enne senza consenso mentre esegue intervento di ernia: chirurgo sospeso per sei mesi. Un chirurgo opera il pene di un 12enne senza consenso mentre esegue un intervento di ernia. Il comandante Anthony Lambert ha detto ai genitori del ragazzo di averlo fatto senza consultarli perché ha notato che “non sembrava normale”.
Il “professionista estremamente anziano e rispettato”, che ha prestato servizio nella Royal Navy per 36 anni, raggiungendo il grado di comandante chirurgo, stava eseguendo una riparazione di ernia ombelicale sul bambino. Come riporta il Daily Mail, dopo essere comparso davanti al tribunale dei medici, è stato sospeso per sei mesi per le sue azioni “deplorevoli”.
All’udienza è stato riferito che il 20 aprile 2016, mentre lavorava al Derriford Hospital di Plymouth, il dottor Lambert ha eseguito la procedura sul ragazzo, indicato solo come paziente A. Il giovanissimo era privo di sensi sotto anestesia generale. Durante l’operazione il capitano Lambert “ha proceduto alla liberazione delle aderenze prepuziali” sul pene del ragazzo, all’insaputa o senza il consenso né del paziente A, né dei suoi genitori.
La reazione in aula
Tre giorni dopo l’operazione, la madre del paziente A ha presentato una denuncia formale, affermando che l’intervento era stato eseguito “senza che il paziente A, la madre, o il padre, ne fossero a conoscenza o senza il loro consenso”. Durante l’udienza il medico ha detto: “questa è la prima volta in 16 anni che ricevo una denuncia”.
Inoltre, ha detto ai membri di essere “devastato dalle conseguenze delle sue azioni”, di aver portato avanti la procedura “con le migliori intenzioni”. La commissione ha appreso che, sebbene il comandante Lambert sia ora “per la maggior parte” in pensione, “resta il rischio” che possa scegliere di tornare in servizio.
La commissione ha concluso che la decisione di completare l’esame e la procedura “contrariamente alle chiare espressioni di non consenso”, è stata aggravata dalla giovane età del paziente A. ”Il tribunale ha ritenuto che i membri della professione medica, riterrebbero deplorevole l’atto di un medico che opera un bambino senza alcuna forma di consenso, o in seguito ad un espresso rifiuto del consenso. Ha stabilito che tali azioni avrebbero portato discredito alla professione medica”.
“Il Tribunale ha concluso che questa cattiva condotta era grave: ottenere il consenso prima di eseguire una procedura o un’indagine fisica su un paziente è un principio fondamentale della professione medica. Hanno quindi concluso che si trattava di una cattiva condotta grave e che è stato sospeso per sei mesi.
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