Sbaglia intervento di circoncisione due volte: medico amputa il pene a due bambini. Un importante medico specializzato sbaglia intervento di circoncisione due volte e amputa il pene a due bambini. È successo a Melbourne, in Australia, dove al medico è stato vietato di eseguire altre operazioni dopo aver erroneamente amputato il pene dei due piccoli pazienti.
La licenza del dottore è stata limitata dal Medical Board of Australia il 4 aprile. Il medico non potrà più eseguire la procedura che aveva già fatto in più di 20mila occasioni. Lo specialista si è opposto e ora la battaglia legale si sta combattendo presso il Tribunale civile e amministrativo vittoriano (VCAT).
Secondo le accuse, un bambino è stato ferito così gravemente da richiedere una trasfusione di sangue, mentre l’altro è potenzialmente sfigurato in modo permanente. A riportare la notizia è The Herald Sun, secondo cui il consiglio consente al dottore di continuare a lavorare come medico di famiglia, ma mantiene la sua posizione nel non consentirgli di eseguire l’operazione in cui è specializzato.
I due casi shock
Ha accettato di non eseguire circoncisioni durante cerimonie religiose nelle case delle persone, dove si sono verificati i due incidenti, ma vuole che gli sia permesso di eseguirle presso la sua attività. Il tribunale ha sentito in uno degli incidenti che i presenti alla cerimonia, alcuni dei quali erano medici, sono intervenuti per aiutare il bambino dopo una “complicazione significativa”.
Nel secondo incidente, l’accusa sostiene che il medico in questione non si è nemmeno reso conto di aver amputato il pene del ragazzo. Più tardi i suoi genitori stavano cambiando il pannolino al bambino quando hanno notato che qualcosa non andava e sono andati all’ospedale, dove si è sottoposto a una trasfusione di sangue.
L’avvocato del medico ha detto al tribunale che aveva amputato solo la punta del pene del secondo ragazzo, tuttavia, la madre del bambino dice che è stato “amputato alla base”. Un’udienza completa del VCAT si terrà entro la fine dell’anno. Giovedì un membro senior del Consiglio si è riservato di decidere se mantenere temporaneamente il divieto.
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