Neonato morto sulla nave da crociera, arrestata la mamma: lasciato morire di stenti dopo il parto. La tragica del neonato morto sulla nave da crociera, la Silver Whisper, ha visto l’intervento della procura di Grosseto dopo la scoperta del corpo di un neonato nella cabina di una donna di origine filippina, membro dell’equipaggio. La donna, di 28 anni, è stata fermata con l’accusa di aver ucciso il bambino, che aveva partorito in segreto durante la crociera.
Secondo le indagini, la donna avrebbe nascosto la gravidanza e, dopo il parto, avrebbe lasciato il neonato nella cabina senza l’assistenza necessaria, forse a causa dei turni di lavoro. Nonostante un primo esame esterno sul corpicino non abbia evidenziato segni di soffocamento o strangolamento, si ipotizza che la mancanza di allattamento e cure adeguate possa aver contribuito al decesso del piccolo.
Le indagini
Le due colleghe della donna, una keniana e una sudafricana, sono state fermate con l’accusa di omicidio volontario per aver presumibilmente aiutato nel parto e nascosto il corpo del neonato. La salma del bambino si trova all’obitorio del “Misericordia” e potrebbe essere sottoposta ad autopsia per determinare ulteriori dettagli sulla causa della morte e sullo stato di gravidanza della donna.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Di Marco e condotte dai carabinieri di Orbetello. La vicenda ha suscitato molte domande, tra cui se la donna abbia tenuto nascosta la gravidanza per timore di perdere il lavoro e perché non abbia cercato aiuto al momento del parto. La nave, dopo i controlli, ha ripreso la navigazione e ora si trova ferma a Portoferraio.
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