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Max Giusti: “Imitazione De Laurentiis? Mi sono ispirato a un aspetto. Non faccio Geolier per un motivo”

Max Giusti: “Imitazione De Laurentiis? Mi sono ispirato a un aspetto. Non faccio Geolier per un motivo”. Max Giusti e l’imitazione di De Laurentiis, il comico romano, 56 anni, parla delle sue performance nei panni del presidente del Napoli al GialappaShow, in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

La notizia è che Max Giusti è tornato a fare imitazioni.
«Sì, ma “una tantum”, poi vediamo. Ora è capitata l’occasione, non voglio che i personaggi esistano se non c’è il contesto giusto per farli o se non ho qualcosa da dire».

L’ultima volta, nel 2018 a “Mai dire talk”, sempre con la Gialappa’s, faceva Al Bano, Elton John e Renzo Arbore.
«I personaggi mi hanno dato tanto, ma a un certo punto avevo bisogno di fare cose diverse, non avevo più voglia di portarli in programmi altrui, mi scocciava non avere i miei spazi. I personaggi erano diventati più importanti di me».

Crisi di identità?
«Mi serviva un posto, un contenitore che potesse permettermi di essere graffiante e satirico. Ho ritrovato la Gialappa’s per caso, due mesi fa non avrei mai pensato di fare questa cosa».

“Questa cosa” sono due nuovi esilaranti personaggi. Nell’ordine: lo chef Alessandro Borghese…
«Mi piaceva immaginare un Alessandro Borghese che dopo ventimila pranzi si rivolta contro i ristoratori, un Alessandro liberato, come se gli dicessi: “Corri, vai, di’ quello che hai in testa!”. Ovviamente è una mia proiezione, una fusione fra la mia immaginazione e la mia conoscenza».

Max Giusti: “Imitazione De Laurentiis? Mi sono ispirato a un aspetto”

Borghese lei lo conosce bene, qualche tempo fa è stato suo concorrente a “Celebrity Chef”.
«Siamo molto amici, e pure soci di un circolo di padel e di un bistrot. L’ho avvisato: “Guarda che sto per prepararti la parodia”. È stato carino, non mi ha chiesto nulla. Mai lavorare con la persona che viene parodiata! Lei si vede in un modo, mentre la mia è una creazione artistica».

A seguire: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.
«Sapevo fare la voce del dottor De Laurentiis e la facevo così, tanto per scherzare. Una volta, sentendola, i “Gialappi” mi hanno detto: “Dai, facciamolo!”. Mi sono ispirato al suo eloquio, lui è una persona diretta ma allo stesso tempo parla molto forbito».

Non parla di calcio, ma di cinema.
«Con lui puoi davvero scavare nel mondo del cinema, è passato da film molto importanti ai cinepanettoni. Immaginavo una persona molto sicura di sé, mi sono divertito a fargli accostare Steven Spielberg o Roman Polanski a Massimo Boldi: “Cretini, guardate che il film non sarebbe stato uguale con Boldi, l’avremmo fatto più comedy!”».

Tra i presidenti di calcio si cimentò pure con un Claudio Lotito a “Quelli che il calcio”.
«Sì, e lì parlavo di calcio. Però in questo caso con De Laurentiis mi affascinava il lato cinema, nessuno se lo sarebbe aspettato. E poi nel mondo del calcio si trova molta meno ironia».

Max Giusti: “Non faccio Geolier per un motivo”

Aveva annunciato anche l’imitazione del cantante Geolier…
«Sì, con Geolier c’era la somiglianza, c’era la voce, ma non riuscivo a raccontare quello che avevo in mente. La prova generale non mi è piaciuta. L’ho annunciato per un motivo».

Quale?
«Fino a qualche anno fa c’erano tanti programmi dove si facevano parodie, così la tecnica era che a inizio stagione mettevi giù sette nomi e cercavi di bruciarli agli altri».

La Gialappa’s come l’ha convinta a tornare in scena?
«A gennaio ero a teatro a Milano con “Il marchese del Grillo”, sono venuti a vedermi e mi hanno detto: “Max, vogliamo fare qualcosa insieme?”. Io ero pieno di impegni, il doppiaggio di “Cattivissimo me 4”, lo spettacolo “Bollicine”…».

[…] Ora su Rai1 si è liberato il posto: l’hanno richiamata per i pacchi?
«Non mi chiameranno mai! Ho fatto “Fake show” a inizio stagione su Rai2 che non è andato molto bene, però c’è stato anche “Boss in incognito” che invece era fortissimo. Il nostro è un mestiere strano. Poi se mi chiamano… Nel frattempo mi sono già attrezzato e sto preparando la prossima stagione».

Cosa sta preparando?
«Con la Rai farò un paio di cose: una nuova serie di “Boss in incognito” e un progetto ancora in fase embroniale. Spero possa essere bello e divertente, trovare un nuovo format non è mai semplice o scontato. Ma l’entusiasmo per le idee nuove è la cosa più bella nel nostro lavoro».

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