Guglielmo Marconi, la Figlia Elettra: “Mio papà aveva una sola intenzione. Il suo sogno era evitare gli scontri”. Guglielmo Marconi, la Figlia Elettra, 94 anni, in una intervista rilasciata a ‘Il Giornale’, parla del noto inventore che ha ideato il sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, ovvero la telegrafia senza fili. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
È l’ultimo filo conduttore con l’uomo che ha cambiato il futuro inventando la telecomunicazione a distanza via onde radio. Un’intuizione che nel 1909 gli valse il Nobel e che ogni giorno rende la vita più semplice all’umanità.
«Me lo ricordo chiuso nella cabina della nave, dove studiava tutto il giorno e faceva gli esperimenti con la radio. Ogni tanto mi chiamava per farmi sentire le voci dal mondo».
[…] Elettra Marconi ricorda qualcosa che spesso dimentichiamo?
«Mio papà aveva una sola intenzione: far dialogare le persone».
Allora non era così scontato. Le comunicazioni erano lentissime.
«Trasmettendo la voce, voleva che gli uomini parlassero e si conoscessero scavalcando le frontiere, i limiti geografici, le barriere naturali. Il suo sogno era che scambiarsi parole a distanza evitasse gli scontri, le guerre e aiutasse la comprensione reciproca. Tanti malintesi nascono dal silenzio. Però, a dirla tutta, il primo pensiero sull’utilità delle onde radio fu molto più legato alla quotidianità, ossia al salvare la gente in mare».
Guglielmo Marconi, la Figlia Elettra: “Ho avuto una vita davvero avventurosa”
A proposito, Elettra Marconi avrebbe dovuto nascere sulla nave-laboratorio di suo papà (la «Elettra», appunto), ma l’arrivo di una burrasca spinse Marconi a chiedere ospitalità al principe Odescalchi, amico di famiglia.
«Ho avuto una vita davvero avventurosa, ho incontrato tante persone».
Fu battezzata da Eugenio Pacelli.
«Allora era solo cardinale e la madrina fu la Regina d’Italia, Elena. Pacelli promise a mio papà che mi avrebbe dato anche il sacramento della comunione. Fu eletto Papa, ma non se ne dimenticò. E, un mese dopo essere arrivato al soglio pontificio, chiamò per dire che era pronto a mantenere la parola».
Senza Guglielmo Marconi tante scoperte e tanti traguardi non sarebbero arrivati o sarebbero arrivati molto dopo.
«Dopo essere sbarcato sulla Luna, Neil Armstrong incontrò mia mamma (la marchesina Maria Cristina Bezzi-Scali, ndr) e le disse che senza il genio di papà lui non sarebbe mai riuscito a mettere piede sulla Luna».
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