Home » Le uova aumentano il colesterolo? Arriva la risposta definitiva all’annoso quesito
Salute

Le uova aumentano il colesterolo? Arriva la risposta definitiva all’annoso quesito

Le uova aumentano il colesterolo? Arriva la risposta definitiva all’annoso quesito. Da anni va avanti il dibattito su questo argomento, ma le uova aumentano il colesterolo? Da uno studio prospettico presentato alla Sessione Scientifica Annuale dell’American College of Cardiology, arriva la risposta: no, le uova non influiscono negativamente sul colesterolo, a prescindere da come le si prepara.

A causa della vecchia credenza, chi soffre di colesterolo alto, o semplicemente vuole evitare di vederselo lievitare, evita di mangiarle per il timore che possano essere dannose per la salute del cuore. Ma ora dal nuovo studio, che per quattro mesi ha rilevato i livelli di colesterolo, è emerso che i valori restano simili tra coloro che mangiavano uova più giorni a settimana e chi non le mangiava affatto.

I ricercatori hanno monitorato i livelli di 140 pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari, che consumavano 12 o più uova alla settimana, rispetto a una dieta priva di uova, con un consumo inferiore a due alla settimana. Sotto controllo il colesterolo HDL e LDL, nonché altri marcatori chiave della salute cardiovascolare, per i quattro mesi. Ne ha parlato Nina Nouhravesh, ricercatrice presso il Duke Clinical Research Institute di Durham, nel North Carolina, e autrice principale dello studio.

Le uova fortificate, ricche di proteine e colesterolo ma con minori grassi saturi e arricchite di vitamine e minerali come iodio, vitamina D e Omega-3.

I partecipanti, tutti sopra i 50 anni e con precedenti problemi cardiovascolari o fattori di rischio correlati, sono stati divisi in due gruppi: uno consumava 12 uova fortificate a settimana, l’altro meno di due uova di qualsiasi tipo. Nonostante i risultati non abbiano mostrato significatività statistica, sembra che il consumo di 12 uova fortificate a settimana non abbia impatti negativi sul colesterolo. Inoltre, sono stati osservati miglioramenti in alcuni biomarcatori lipidici e cardiaci nei pazienti che hanno consumato le uova fortificate.

“Sappiamo che le malattie cardiovascolari sono, in una certa misura, mediate da fattori di rischio come l’ipertensione, il colesterolo alto, l’aumento dell’IMC e il diabete. I modelli e le abitudini alimentari possono avere una notevole influenza su questi fattori e ci sono state molte informazioni contrastanti sul fatto che le uova siano sicure o meno da mangiare, soprattutto per le persone che sono a rischio di malattie cardiache. Si tratta di un piccolo studio, ma ci rassicura sul fatto che il consumo di uova è consentito per quanto riguarda gli effetti sui lipidi nell’arco di quattro mesi, anche in una popolazione ad alto rischio”, ha detto la ricercatrice.

Nessun effetto negativo

“Pur trattandosi di uno studio neutro, non abbiamo osservato effetti negativi sui biomarcatori della salute cardiovascolare e ci sono stati segnali di potenziali benefici del consumo di uova fortificate che meritano ulteriori indagini in studi più ampi, poiché in questo caso sono più che altro ipotesi”, ha dichiarato Nouhravesh.

Nell’analisi dei sottogruppi, è emerso che i pazienti di età superiore ai 65 anni e quelli affetti da diabete nel gruppo delle uova fortificate hanno mostrato aumenti numerici del colesterolo HDL e riduzioni del colesterolo LDL rispetto a coloro che consumavano meno di due uova. Una ragione per la “cattiva fama” delle uova è il loro contenuto di colesterolo nel tuorlo. Tuttavia, gli esperti ritengono che ciò che le persone mangiano insieme alle uova, come toast imburrati, bacon e altre carni lavorate, possa avere un impatto più significativo sulla salute cardiovascolare.

Il limite principale di questo studio monocentrico è la dimensione ridotta del campione e il suo affidamento sull’autodichiarazione dei pazienti riguardo al consumo di uova e altri modelli alimentari. Inoltre, essendo uno studio non cieco, i pazienti erano consapevoli del gruppo di studio a cui appartenevano, potenzialmente influenzando le loro scelte alimentari in modo non del tutto spontaneo. “Le persone con malattie cardiache dovrebbero parlare con il proprio medico per suggerimenti su una dieta sana per il cuore”, ha concluso Nouhravesh.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com