Calcio femminile, squadra con 5 trans distrugge gli avversari 10-0: scoppia la bufera tra genitori. Una partita di Calcio femminile tra una squadra con 5 trans e un’altra, ha visto la prima distruggere gli avversari 10-0, con un maschio biologico che ha messo a segno ben 6 reti. Un epilogo che ha mandato su tutte le furie molti genitori ed è scoppiata una lite. È successo a Sydney, in Australia.
La Flying Bats FC, la squadra composta dai giocatori transgender, ha vinto il torneo pre-campionato Beryl Ackroyd Cup. In finale ci è arrivata vincendo tutte le partite giocate nel corso delle quattro settimane di competizione, portando a casa il jackpot di mille dollari australiani (circa 600 euro). In alcune partite c’erano enormi margini di vittoria, con un giocatore trans che ha segnato sei gol nella vittoria per 10-0.
Così i genitori furiosi hanno ritirato le loro figlie dai giochi per motivi di sicurezza, dicendo a News Corp che le donne non erano consapevoli di essersi iscritte per competere contro i maschi biologici. I funzionari del club hanno anche contattato Football NSW per esprimere le loro preoccupazioni, con alcuni che insistono sul fatto che i Flying Bats dovrebbero giocare nella competizione mista che include uomini.
I commenti
”Le nostre ragazze sono qui per giocare per divertimento e si aspettano di giocare nella competizione femminile. Non si sono iscritti a una competizione mista. Non c’è trasparenza da parte di Football NSW, le ragazze non sanno se giocheranno contro maschi biologici o meno. Alcuni genitori erano così preoccupati che non avrebbero lasciato giocare le loro figlie… Era così scoraggiante per loro vedere l’enorme differenza di abilità: la stanno uccidendo”, ha detto un dirigente senior del club al Daily Telegraph.
Sul sito ufficiale dei Flying Bats, affermano di essere “la più grande squadra di calcio femminile LGBTQIA+ e non binaria del mondo”. Anche John Ruddick, un deputato del Partito Libertario che ha condotto una campagna sulla questione del mantenimento dei diritti sessuali biologici, ha fatto esplodere le scene nella North West Sydney League. “Non è solo una questione di lealtà sportiva. È anche una questione di sicurezza fisica per le giocatrici nate donne”, ha detto Ruddick.
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