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Disneyland Paris, turista mostra il pene a una bimba di 9 anni sulla navetta: picchiato dal padre

Disneyland Paris, turista mostra il pene a una bimba di 9 anni sulla navetta: picchiato dal padre. A Disneyland Paris un turista di 52 anni mostra un video del suo pene a una bimba di 9 anni sulla navetta e il padre della ragazzina reagisce picchiando il pervertito. Il 52enne ha poi cercato freneticamente di cancellare le immagini mentre la polizia lo arrestava.

Il turista, un britannico, è stato condannato con sospensione condizionale della pena in Francia dopo aver mostrato i video del suo pene alla bambina. L’episodio è avvenuto la sera dello scorso 30 gennaio su una navetta del parco a tema, prima che suo padre lo aggredisse. Il 52enne, originario di Birmingham, era su un autobus, che non era di proprietà di Disneyland Paris, che portava i visitatori da e verso il parco divertimenti quando ha mostrato le immagini.

La ragazzina, del sud della Francia, ha raccontato tutto al padre che, giustamente, si è infuriato ed ha aggredito l’inglese, schiaffeggiandolo e rompendogli gli occhiali. Quando la polizia è stata chiamata per l’alterco, ha trovato il sospettato che cercava freneticamente di cancellare le immagini dal suo telefono. Gli agenti hanno trovato quella che Le Parisien ha descritto come “spazzatura” sul suo telefono. L’inglese è stato preso in custodia ed è anche scattata una perquisizione nella sua camera d’albergo.

La perquisizione

Inizialmente aveva negato ogni addebito e, secondo Le Parisien, aveva dichiarato di ignorare la situazione. Ma quando gli investigatori hanno perquisito la camera d’albergo, il laptop e il tablet, si sono resi conto che c’era qualcosa di più del video del telefono mostrato sull’autobus. Il sospettato, sconosciuto alle autorità britanniche, visitava regolarmente un sito di naturismo e ammetteva di aver compiuto atti sessuali davanti a immagini di bambini nudi.

Tuttavia, in una bizzarra spiegazione, ha insistito di aver mostrato alla bambina di nove anni le immagini del suo pene nel tentativo di impedirle di fissarlo. È stato posto in custodia cautelare in attesa del processo presso il tribunale penale di Meaux con accuse tra cui “corruzione di un minore di 15 anni” e “consultazione abituale di un servizio di comunicazione pubblica online che rende disponibile l’immagine o la rappresentazione pornografica di un minore”.

Alla fine gli è stata comminata una pena sospesa di quattro anni. Gli è stato inoltre vietato di svolgere attività con minorenni, iscritto nel registro dei reati sessuali e condannato a risarcire 2.000 euro al padre della vittima per “danni morali” e 372 euro per danni materiali.

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