Si getta contro una finestra per dimostrare la resistenza: cade dal 24esimo piano e muore. Nel corso degli anni ci sono state molte morti sfortunate, persino bizzarre, che sono state segnalate. E la storia di Garry Hoy è sicuramente in cima a queste liste. Il 38enne era considerato un avvocato molto rispettato presso lo studio legale di Toronto Holden Day Wilson. Garry inizialmente ha conseguito una laurea in ingegneria, ma il suo naturale avanzamento professionale è stato quello di specializzarsi in sicurezza e conformità degli edifici.
La robustezza delle moderne tecniche costruttive era un ambito al quale il legale era interessato particolarmente. La sua carriera in continua evoluzione lo ha portato al ventiquattresimo piano di un grattacielo del Financial District costruito nel 1969. Ma non fu l’edificio in sé ad attirare l’attenzione di Garry, bensì le finestre dell’ufficio. E non era nemmeno la vista mozzafiato dalla finestra a interessare, bensì la resistenza.
Era così ansioso di dimostrare la robustezza degli infissi che presto elaborò un nuovo trucco da festa durante le riunioni: controllare il corpo delle finestre, fino al 9 luglio del 1993. Quel giorno l’azienda organizzò una festa di benvenuto nella sala conferenze per la nuova assunzione di stagisti estivi. Erano ansiosi di esplorare il campo del diritto che stavano studiando e potenzialmente decidere una specializzazione per il loro futuro.
Garry vide il momento giusto per impressionare e, come aveva fatto innumerevoli volte prima, lanciò tutto il suo peso contro l’enorme finestra per dimostrarne la struttura indistruttibile e la sicurezza. La seconda volta, però, non si è ripreso come prima. Con orrore degli stagisti e degli altri spettatori dell’azienda, il vetro saltò fuori dal telaio. Garry, scioccato e sorpreso come chiunque altro, cadde da 24 piani, morendo sul colpo nell’impatto con un blocco di pietra sul pavimento sottostante.
Un ingegnere strutturale interrogato sull’incidente ha detto al Toronto Star: “Non conosco nessun regolamento edilizio al mondo che consentirebbe a un uomo di 160 libbre di sbattere contro una finestra di vetro e resistervi”. La morte di Garry, classificata come “autodefenestrazione accidentale”, per fortuna è un modo piuttosto raro di morire. Garry in seguito vinse un Darwin Award per la sua tragica scomparsa. È stato descritto dai colleghi come uno dei “migliori e più brillanti” dell’azienda, che ha chiuso i battenti tre anni dopo. E se c’è un lato positivo in questa storia, Garry ha dimostrato il suo punto: è stato il telaio a cedere, il vetro non si è rotto.
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