Come togliere una canzone rimasta in testa: earworm addio con 2 mosse supportate dalla scienza. È sicuramente una delle esperienze più irritanti quando ci mettiamo a letto o restiamo sovrappensiero anche per un po’ di tempo. Si chiama earworm, dall’inglese “verme nell’orecchio”, il fenomeno della canzone che rimane piantata in testa per ore e ore.
Gli studi stimano che circa il 98% della popolazione mondiale soffre di tormentoni, ritornelli e brani che saltano fuori nella testa e vanno avanti per ore. Attraverso i propri profili social, il dottor Michael Mrozinski ha consigliato una manciata di soluzioni supportate dalla scienza per togliere una canzone rimasta in testa.
Secondo lo specialista in medicina dello sport con sede in Australia, i ricercatori dell’Università di Harvard hanno condotto studi su trattamenti efficaci e sono arrivati a due mosse per togliere una canzone rimasta in testa. “Lascia che la canzone suoni nella tua testa e prova ad accettarla… cosa che non ha funzionato per me, oppure ascolta qualche altra canzone”. Mrozinski ha spiegato che i ricercatori hanno consigliato canzoni specifiche che serviranno allo scopo.
Ciò include “l’inno nazionale britannico [o della propria nazione], e Karma Chameleon, un brano pubblicato nel 1983 dalla band britannica Culture Club, guidata da Boy George”. Quest’ultimo è un classico nel Regno Unito ma si può usare un classico della musica in generale.
“Oppure – aagiunge – la soluzione migliore è alzarsi dal letto, fare una piccola passeggiata, cercare di schiarirsi le idee. Magari guarda un po’ di TV che ti piace. Prova a rilassarti, poi torna a letto e riprova. Stare lì seduto cercando di prendere sonno quando le cose ti girano e rigirano nel cervello è davvero una pessima idea e in realtà ti fa solo stare peggio perché ti infastidisci di più”.
Secondo il dottor Mronzinski, per circa un terzo delle persone che soffrono di questo problema, il “canto bloccato” non scompare, a volte per diverse ore o addirittura giorni. Il problema, aggiunge, può essere innescato da periodi di stress o da un’intensificazione delle emozioni.
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