Trento, si mette in malattia per un anno ma lavora come skipper: autista di ambulanza nei guai. A Trento un autista di ambulanza si mette in malattia per un anno ma in realtà lavora come skipper. L’autista trentino, inizialmente impiegato come conducente di ambulanza, ha successivamente abbandonato il settore dei soccorsi per dedicarsi alla passione di skipper, organizzando escursioni e eventi marittimi.
Tuttavia, per effettuare questa transizione, si è assentato per malattia dal suo lavoro presso l’Azienda per i servizi sanitari di Trento per un intero anno. La Procura della Corte dei conti ora lo ha citato in giudizio, richiedendo il rimborso di 38.214 euro, corrispondenti alla sua retribuzione durante l’anno di assenza. La causa è stata discussa il 17 gennaio davanti alla Corte dei conti, con il verdetto atteso nelle prossime settimane.
La vicenda è emersa in una relazione del procuratore regionale del Trentino, Gianluca Albo, che ha evidenziato ottantadue casi simili, per un totale di oltre cinque milioni di euro nel mirino della procura contabile nel 2023. La Procura trentina sostiene che lo stato di salute dell’autista non avrebbe impedito la sua attività marittima, portando all’organizzazione di escursioni e partecipazioni ad eventi velistici.
L’accusa afferma che oltre alla retribuzione mensile, continuata a essere pagata dall’Azienda sanitaria trentina, avrebbe ottenuto altri guadagni dalle attività marittime. La sentenza della Corte dei Conti è ora attesa per delineare l’esito della controversia.
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