Si fa tranciare le gambe dal treno di proposito per i soldi dell’assicurazione: finisce male. Un uomo si fa tranciare le gambe dal treno di proposito per ottenere un ricco risarcimento dall’assicurazione ma il piano finisce male. È successo un Ungheria, dove il protagonista di questa vicenda è stato accusato di essersi procurato intenzionalmente lesioni ai fini di un ingente risarcimento assicurativo. Secondo la stampa locale, questo ragazzo si è messo sui binari del treno con l’intenzione di mutilarsi.
Il piano inizialmente ha anche avuto successo, se così possiamo dire, e il ragazzo ha dovuto subire l’amputazione di entrambe le gambe, dal ginocchio in giù. I fatti risalgono al 2014, ma le indagini sulla questione si sono concluse solo nel 2021. A quanto pare, questo genio del male puntava ad ottenere un compenso di 2,8 milioni di euro in seguito agli infortuni che gli avrebbero cambiato la vita. Ma gli assicuratori hanno subito avuto il sospetto che si fosse messo deliberatamente sui binari.
Gli avvocati del giovane hanno detto che aveva calpestato un vetro sulla banchina del treno, perdendo così l’equilibrio. L’indagine si è finalmente conclusa dopo che il capotreno alla guida della locomotiva ha cambiato la sua versione. I sospetti su quello che poi è diventato un indagato, residente nel villaggio ungherese di Nyírcsászári, sono stati sollevati dopo che aveva stipulato 14 polizze di assicurazione sulla vita ad alto rischio nell’anno precedente all’incidente.
La condanna
Ma ha insistito sul fatto che gli era stato consigliato di stipulare tali polizze dopo aver ricevuto una consulenza finanziaria che gli diceva che i rendimenti sono migliori sulle polizze assicurative rispetto ai conti di risparmio. Quando sua moglie ha reclamato il risarcimento per lui dopo aver perso le gambe, le compagnie di assicurazione si sono rifiutate di pagare.
Inizialmente avevano detto che era caduto sotto il treno, ma poi hanno cambiato idea, sostenendo che era saltato di proposito. In seguito a ciò, il giovane è stato condannato a due anni di prigione con sospensione della pena. Gli è stato anche ordinato di sostenere le spese legali per quasi due milioni, secondo un articolo dell’epoca pubblicato dal quotidiano locale Blikk.
Dopo la sentenza ha dichiarato alla testata: “Trovo la sentenza molto particolare, naturalmente non è quello che mi aspettavo, sono deluso. Ho bisogno di portare a termine la questione perché, così com’è, non è giusto, e la corte deve pensarla allo stesso modo”. Il giovane aveva lavorato come installatore di caldaie prima dell’incidente e, dopo la conclusione delle indagini, ha condiviso le sue speranze di studiare legge per aiutare a far sì che “gli avvocati delle multinazionali non possano più approfittarsi delle persone”.
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