Gioele Dix: “Porto Gaber a teatro. E questa volta c’è una novità: nei suoi cassetti ho trovato delle cose…”. Gioele Dix porta Gaber a teatro, l’attore e regista teatrale milanese, 68 anni, mette in scena uno spettacolo sul cantautore scomparso nel 2003 (il 26 marzo anche al teatro Manzoni di Monza). Ne parla in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Gioele Dix porta sulla scena il «suo» Gaber. Chissà, magari è stato proprio lui a farle scegliere la strada del teatro…
«Sicuramente, è uno di quelli che mi ha influenzato. Non è stato un mio maestro diretto, ma l’ho seguito sempre di più, seguito pure in teatro. Mi colpiva, oltre i testi che scriveva con l’inseparabile autore-amico Sandro Luporini, la sua carica, la sua fisicità, quasi come se le parole gli passassero per il corpo».
Cosa ha imparato?
«Per esempio, con lui ho visto la possibile magia dello stare sul palco, anche se era un personaggio a sé. Se si vuole provare a farcela sul palcoscenico bisogna avere una personalità, se no si è solo un corpo qualunque, nello spazio».
Gioele Dix: “Porto Gaber a teatro. E questa volta c’è una novità…”
Ora la sua pièce: il piatto forte?
«Ho fatto più volte degli omaggi a Gaber, anche durante i festival, come Milano per Gaber. Stavolta, però, ci sono delle novità. La Fondazione a lui dedicata mi ha proposto di dare un’occhiata nei suoi cassetti, in cui erano rimaste molte cose da portare alla luce».
Quali scoperte?
«Ho trovato un paio di monologhi finiti che lui non hai mai fatto, per mancanza di spazi. Poi una canzone sulla quale aveva, con Luporini, scritto un altro testo; pure questo un inedito. Inoltre, dei pezzi che ha cantato dal vivo che però non sono stati incisi, e il contrario. Insomma, una serie di inediti di diverso genere. Infine, testi non musicati che abbiamo musicato in stile io, il pianista Silvano Belfiore e il chitarrista Savino Cesario, il duo che mi accompagna da anni sulla scena».
Tutto questo fa spettacolo…
«Sì, attraverso pezzi famosi e inediti, in teatro racconterò un po’ la mi conoscenza di Gaber, come lui è transitato nella mia vita e nella mia formazione e le tante cose che ha detto e che ci ha lasciato».
[…] il Signor G come commenterebbe il mondo attuale tra guerre, emergenze climatiche e crisi economiche?
«Lui ricanterebbe la canzone Mi fa male il mondo, mettendoci però un bel ancora».
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento