Cadaveri nelle gabbie a cielo aperto, le inquietanti immagini scoperte: della body farm University Freeman Ranch. Le riprese aeree estremamente inquietanti che mostrano cadaveri nelle gabbie di un ranch sono diventate virali. No, non stiamo parlando di una serie true crime su Netflix, ma di pura realtà. In effetti, questo ranch ha uno scopo molto importante, anche se molti ne vengono a conoscenza per la prima volta grazie a un recente post di Morbid Knowledge su X, precedentemente noto come Twitter.
Le riprese aeree condivise nel post sono prese dalla Forensic Anthropology Research Facility (FARF), un’area all’aperto di 100mila metri quadrati che svolge un ruolo vitale nella ricerca tanto richiesta. La struttura è stata commissionata dal Dipartimento di Antropologia della Texas State University ed è sotto la direzione della Dott.ssa Michelle Hamilton.
Per aiutarla ad avviarla, la struttura forense ha ricevuto una donazione finanziaria di oltre 100mila dollari da un illustre professore emerito della Texas State University, e lo sviluppo dell’area è stato reso possibile anche grazie agli sforzi del dottor Jerry Melbye. Ma cosa fa esattamente la struttura? Ebbene, ospita circa 50 corpi donati, alcuni dei quali cadaveri confinati in gabbie per essere studiati per la decomposizione batterica.
Le ricerche sui corpi
Altri corpi giacevano senza protezione al Sole in modo che i ricercatori potessero monitorare gli effetti dello scavenging. Gli sforzi si collegano bene anche con l’università. Gli studenti di antropologia lavorano insieme alle forze dell’ordine e ad altri ricercatori per studiare i cadaveri e migliorare la loro conoscenza della decomposizione umana. Nel 2017, i corpi di 150 persone sono stati studiati nel laboratorio dopo la sua apertura nel 2008.
Il laboratorio ha rappresentato una risorsa inestimabile per la comunità scientifica forense internazionale, quindi non solo negli Stati Uniti. I defunti vengono portati nel ranch per scopi di ricerca, deliberatamente donati dai familiari. Ciò ha anche una motivazione economica visto che si evitano le spese funerarie e di sepoltura.
Daniel Wescott, professore di antropologia alla Texas State e direttore della body farm, ha dichiarato: “Quello che vogliamo veramente capire è, a livello base, come funziona la decomposizione. C’è un intero piccolo ecosistema in corso proprio qui”. Fa un gesto verso un corpo, con una faccia coriacea che è irrigidita in un urlo a bocca aperta. “E vogliamo capirne ogni parte”. Oltre a questo, i ricercatori del ranch utilizzano la loro conoscenza della decomposizione anche per identificare i corpi di coloro che muoiono ogni anno di disidratazione o colpo di calore.
An aerial view of the body farm at Texas State University Freeman Ranch, showing dead bodies in cages. The deceased are used to study the various stages of body decomposition and their effects on the soil. pic.twitter.com/x3qSqB7F3X
— Morbid Knowledge (@Morbidful) January 21, 2024
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