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Cancro della pelle, nuovo esame del sangue determina il miglior trattamento possibile: lo studio

Cancro della pelle, nuovo esame del sangue determina il miglior trattamento possibile: lo studio. Nuova speranza per i malati di cancro della pelle, un nuovo esame del sangue è in fase di sviluppo e potrà aiutare i medici a individuare il miglior trattamento per i pazienti.

Il test, noto come biopsia liquida, è attualmente in fase di sperimentazione, ma si spera che in futuro venga utilizzato regolarmente per aiutare i medici a prendere decisioni cruciali su quando iniziare e interrompere i diversi trattamenti per i pazienti con melanoma avanzato.

Attualmente per verificare l’efficacia dei trattamenti contro il cancro è tramite una TAC, che fornisce immagini dettagliate dell’interno del corpo, e i pazienti con melanoma le fanno ogni pochi mesi. La scansione aiuta i medici a individuare se un tumore si è ridotto, è cresciuto o se si è diffuso ad altre parti del corpo.

Tuttavia, richiedono molto tempo, necessitano di personale numeroso e richiedono che i pazienti trascorrano fino a mezza giornata in ospedale. Il nuovo test potrebbe offrire un’opzione molto più semplice, visto che cerca frammenti circolanti di DNA tumorale. Livelli più bassi indicano che il cancro si sta restringendo e che il trattamento sta funzionando. Un livello più alto mostra che il trattamento non funziona.

Le differenze

I risultati possono essere forniti in pochi giorni, il che significa che il test può monitorare i cambiamenti nel funzionamento del trattamento in tempo reale, affermano i medici. E poiché si tratta semplicemente di un esame del sangue, può essere effettuato regolarmente. Il test si concentra sull’efficacia dei farmaci immunoterapici per il melanoma nivolumab e ipilimumab. Questi aiutano il sistema immunitario a individuare e distruggere il cancro.

Inoltre, i medici potranno capire subito se i pazienti rispondono bene a dabrafenib e trametinib, che sono terapie mirate che interferiscono con il modo in cui alcuni tumori crescono e sopravvivono. Questi trattamenti sono molto efficaci, ma non funzionano per tutti. E le terapie mirate possono smettere di funzionare all’improvviso, senza preavviso.

Con questo test i medici saranno in grado di cogliere eventuali passi indietro e cambiare trattamento senza indugio, offrendo ai pazienti le migliori cure possibili. Ne ha parlato il professor Paul Lorigan, oncologo consulente presso il Christie NHS Foundation Trust di Manchester, che ha condotto un recente studio sul test.

“Abbiamo utilizzato questo esame del sangue in tempo reale per identificare la migliore strategia di trattamento per i pazienti e quando passare a un’altra terapia. Spero che in futuro l’analisi dei minuscoli frammenti di DNA provenienti dal cancro trovati nel flusso sanguigno del paziente possa essere comunemente utilizzata per dirci quando un paziente risponde al trattamento e quando è il momento ottimale per passare a una nuova terapia”, le sue parole riportate dal Daily Mail.

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