Denuncia l’ex per stalking e lo fa arrestare ma la Procura scopre tutto: 65enne scagionato. Credere innanzitutto alle parole della donna che denuncia atti persecutori da parte di un uomo persistente nel rifiuto, agire prontamente per proteggerla dalla violenza potenziale sono priorità culturali e investigative per forze dell’ordine e magistrati. Tuttavia, tali priorità possono implicare un aumento del rischio di errore da parte della denunciante.
È quanto accaduto in un caso di stalking, archiviato su richiesta della stessa Procura che aveva arrestato l’uomo, un 65enne, tre anni prima. Le accuse di aggressioni verbali, appostamenti e chiamate continue da parte della donna sono state contrastate dalla documentazione fornita dal suo difensore, dimostrando una relazione sentimentale bilanciata e priva di alterazioni nel suo stato d’animo. La Procura stessa ha riconosciuto la demolizione della versione della denunciante e ha concluso che la relazione, sebbene disfunzionale, non aveva rilevanza penale.
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