Scoperti i semi che riducono il rischio di cancro al seno: lo studio. Scoperti i semi che riducono il rischio di cancro al seno: i semi di lino. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori nel Nebraska e in Canada, che hanno somministrato a topi femmine una soluzione di olio di semi di lino, contenenti lignani. Si tratta di un composto presente in alimenti ricchi di fibre come cereali, semi, noci e bevande come il caffè.
Stando ai risultati, pubblicati giovedì sulla rivista Microbiology Spectrum, il composto innesca una relazione tra il microbioma intestinale e i microRNA (miRNA) delle ghiandole mammarie, che sono collegati alla crescita delle cellule del cancro al seno. I roditori a cui veniva somministrato l’olio di semi di lino avevano meno probabilità di sviluppare il cancro al seno. Secondo i ricercatori, questi risultati potrebbero portare a nuove raccomandazioni dietetiche per prevenire il cancro al seno.
La dott.ssa Elena M Comelli, autrice dello studio e assistente professore presso il Dipartimento di Scienze della Nutrizione dell’Università di Toronto, ha dichiarato: “Se questi risultati saranno confermati, il microbiota diventerà un nuovo bersaglio per prevenire il cancro al seno attraverso un intervento dietetico”. Ricerche precedenti hanno dimostrato che i lignani hanno proprietà antinfiammatorie e inducono l’organismo a produrre meno estrogeni, con conseguente minor rischio di cancro al seno.
L’esperimento sui topi
I ricercatori hanno somministrato a topi femmine per tre settimane una soluzione di lignani di semi di lino e hanno scoperto che questi innescavano una reazione nell’intestino cecale, una parte del colon simile a una sacca che separa l’intestino tenue da quello crasso. Quando i semi di lino entrano nel microbioma intestinale – una rete di batteri che vivono nel tratto digestivo e ci aiutano a combattere le infezioni e a regolare l’appetito, inviando segnali ai miRNA nelle ghiandole mammarie, che a loro volta portano a una minore possibilità di sviluppare cellule di cancro al seno.
La dott.ssa Jennifer Auchtung, autrice della rivista che ha lavorato allo studio e professoressa assistente presso l’Università del Nebraska – Lincoln, ha dichiarato: “Il microbiota gastrointestinale svolge un ruolo importante nel modificare molti componenti della nostra dieta con un impatto sulla salute umana. In questo studio, abbiamo trovato correlazioni tra diete arricchite di semi di lino, composizione del microbiota cecale e profili di miRNA nella ghiandola mammaria che regolano molti percorsi, compresi quelli coinvolti nello sviluppo del cancro”.
La fase dello studio
La dott.ssa Auchtung ha chiarito che “questo studio preliminare supporta ulteriori ricerche sul ruolo svolto dal microbiota negli approcci dietetici volti a ridurre i fattori di rischio associati alle malattie”. È stato dimostrato che i lignani inducono le donne che hanno attraversato la menopausa a produrre forme meno attive di estrogeni, che si ritiene riducano il rischio di cancro al seno.
Anche altri cereali come l’orzo, il grano saraceno, il miglio, l’avena, la segale e il grano contengono alti livelli di lignani. Sono abbondanti anche in altra frutta secca e semi, nonché in bevande come caffè, tè e vino. Il nuovo studio conferma altri risultati recenti che suggeriscono che i semi di lino riducono il rischio di cancro. Alcune ricerche precedenti hanno infatti suggerito che i semi di lino riducono il tasso di crescita delle cellule tumorali della prostata .
È stato anche dimostrato che i semi di lino trattano i disturbi digestivi, come la stitichezza, e abbassano il colesterolo LDL (cattivo), riducendo il rischio di diabete e malattie cardiache. Questo perché sono ricchi di grassi polinsaturi, fibre, manganese, magnesio, zinco, vitamina B6, ferro e acido folico, che migliorano il metabolismo, la digestione e la salute immunitaria.
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