Mamma ho perso l’aereo succede davvero: genitori perdono figlio di sei anni per un clamoroso errore. La trama del noto film mamma ho perso l’aereo succede davvero negli Stati Uniti, dove un bambino di sei anni è stato fatto salire a bordo dell’aereo sbagliato, a causa di un clamoroso errore commesso da una compagnia aerea. Così si è materializzata la storia che ha visto protagonista il piccolo Kevin, nel sequel del ‘92, interpretato da un giovanissimo Macaulay Culkin.
Nel primo film, scritto e prodotto da John Hughes, e diretto da Chris Columbus, il piccolo resta a casa. Mentre nel secondo viene separato dai genitori e finisce in un aereo diretto a New York anziché in Florida. Nel caso del piccolo Casper, il bambino sarebbe dovuto partire da Philadelphia, da solo, diretto a Fort Myers, Florida, per andare dalla nonna, Maria Ramos, nel suo primo viaggio in aereo della sua vita, che probabilmente ricorderà a lungo.
La ricostruzione
Casper era atteso dalla nonna a Fort Myers, ma non è arrivato. Così quando la donna non lo ha visto, ha chiesto alla compagnia, la Spirit Airlines, dove fosse il nipotino. Inizialmente, il personale non ha saputo chiarire l’accaduto. Successivamente, hanno ipotizzato che il bambino potesse non essere riuscito a imbarcarsi in tempo. Tuttavia, la nonna ha contestato questa spiegazione sostenendo che non fosse possibile, poiché aveva monitorato suo nipote e confermato che aveva effettuato il check-in in aeroporto.
“Sono stati i momenti più brutti della mia vita”, ha detto la nonna ai media locali. Per fortuna, dopo alcune ore, Casper ha chiamato sua nonna per comunicarle che era atterrato, ma in un aeroporto diverso, precisamente a Orlando, distante oltre 200 chilometri e quattro ore di viaggio. La compagnia aerea si è scusata e ha offerto il rimborso del volo. Alla fine, Casper è riuscito ad arrivare a destinazione in tempo per trascorrere il Natale con la nonna. Tuttavia, la questione potrebbe non essere completamente risolta, poiché si discute la possibilità che il bambino abbia subito traumi e che la famiglia possa intentare una causa legale contro la compagnia.
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