Juventus e Inter: le due favorite della A a confronto
Dopo essere giunti ormai vicinissimi al giro di boa in campionato le gerarchie in classifica si stanno facendo sempre più chiare. Il Napoli campione d’Italia in carica ha iniziato troppo male la stagione per poter pensare di lottare per lo scudetto anche quest’anno. Ad approfittarne è stata in primis la Juventus, che complice l’assenza di impegni nelle coppe europee si è potuta concentrare tranquillamente sulla principale competizione nazionale. L’avversario da battere rimane l’Inter, una delle squadre italiane più costanti degli ultimi anni, nonché finalista della scorsa edizione della Champions League. Il Milan, invece, appare troppo discontinuo per poter dare fastidio ai cugini nerazzurri, a dispetto di un organico comunque importante.
La Juve di Massimiliano Allegri è spesso stata accusata di non riuscire a produrre un gioco convincente, ma dal punto di vista meramente tattico il lavoro resta encomiabile. In fase difensiva lo schieramento prevede di fatto una difesa a 5 con il supporto di Alex Sandro e Rabiot, con le punte che stazionano nei pressi del centrocampo. Il difensore più esterno di una delle fasce si occupa di pressare e di recuperare il pallone. Quando sono i bianconeri ad attaccare, invece, dalle fasce si cerca la triangolazione con Vlahovic o Chiesa, mentre i centrocampisti tendono agli inserimenti. Ci devono essere sempre e comunque almeno 4 giocatori per consentire gli scambi in questa zona del campo. Tuttavia, nel complesso la Juve ha migliorato poco rispetto all’anno scorso e continua a soffrire terribilmente nei contropiedi avversari.
L’Inter vanta al contrario una filosofia ben più strutturata, che prevede la costruzione dal basso e approfitta delle grandi doti tecniche degli esterni presenti in rosa, su tutti Denzel Dumfries e Federico Dimarco. Nei casi in cui partire da dietro appaia fin troppo difficoltoso è addirittura Yann Sommer a risolvere il problema cercando direttamente Marcus Thuram con lungo lancio in avanti. Quando si trovano a difendere, i nerazzurri variano spesso modulo, ma gli attaccanti conservano il compito di dirottare la manovra verso le fasce, così da far abbassare Dimarco per difendere in 4, mentre i centrocampisti provano a rompere le linee di passaggio avversarie. Solitamente è uno tra Alessandro Bastoni e Matteo Darmian a sganciarsi per pressare il portatore di palla.
Insomma, l’organizzazione non manca di certo ai ragazzi di Simone Inzaghi. Inoltre, Lautaro Martinez è un trascinatore che ogni squadra della Serie A desidererebbe avere in rosa. Dopo la rottura tra Romelu Lukaku e l’Inter molti addetti ai lavori pensavano che i meneghini avrebbero incontrato difficoltà non indifferenti in fase di realizzazione. Tuttavia, centrare la porta sembra essere l’ultimo dei problemi in casa nerazzurra. Va da sé che rispetto alla Juventus il Biscione possa vantare una maggiore solidità dal punto di vista del gioco. L’organico è evidentemente più completo e assortito, ma i bianconeri sanno essere anche risultatisti in virtù del credo allegriano del “corto muso”.
Tirando le somme, non è ancora detto che l’Inter abbia la vittoria dello scudetto in tasca. Le quote sulla Serie A di oggi sorridono come intuibile a nerazzurri e bianconeri (Roma, Milan e Napoli sono staccate nei pronostici), ma da qui al termine del campionato la strada è ancora lunga. I mesi di febbraio e marzo saranno probabilmente decisivi per eventuali sorpassi e controsorpassi, a causa della concomitanza con la fase finale delle competizioni europee. L’Inter non ha assolutamente intenzione di snobbare la Champions e a quel punto la Juve potrebbe dare più gas al motore.
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