Genova, si immerge per visitare il relitto della petroliera Haven: morto sub pavese 43enne. È la settima vittima dal 2015. È probabile che Giovanni Sclavi, sub esperto di 43 anni proveniente da Stradella (Pavia), sia stato vittima di un malore durante un’immersione al largo di Arenzano, in provincia di Genova. Dopo essersi sentito male, ha rimosso il respiratore, annegando tragicamente. Faceva parte di un team di subacquei, il solo pavese del gruppo, che si stava dirigendo a esplorare i resti della Haven, la petroliera affondata nel 1991, noto come il “relitto maledetto” per le precedenti vittime registrate durante le immersioni.
I compagni di Sclavi hanno allertato i soccorsi, intervenuti con i sommozzatori dei vigili del fuoco e l’elicottero della Guardia Costiera. L’attrezzatura del sub è stata sequestrata dagli investigatori della capitaneria di porto, e la Procura della Repubblica ha avviato un’indagine, con un’autopsia in programma per determinare la causa del decesso.
La tragedia di Sclavi porta a sette il numero delle persone decedute, dal 2015 a oggi, durante immersioni alla Haven. Tra i casi precedenti, si ricorda Ornella Bellagarda, 50 anni, ritrovata dopo giorni di ricerche nel luglio 2018, e Guido Halte, guida subacquea svizzera, deceduto il 13 maggio 2017. Nel 2015, quattro morti: Julien Giller il 5 aprile, Roland Vervoort e Paul Hendrius il 16 maggio, e Michael Eberleh il 16 ottobre, quest’ultimo a causa di un’embolia.
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