Ossessione per le celebrità e intelligenza, da uno studio la scoperta: le persone attratte dai vip sono meno dotati. C’è una correlazione tra l’ossessione per le celebrità e l’intelligenza. È quanto emerge da uno studio pubblicato su BMC Psychology l’anno scorso. Secondo i ricercatori, le persone che nutrono un vivo interesse per i pettegolezzi di Hollywood e le celebrità di prima categoria semplicemente non sono così brillanti.
La ricerca ha coinvolto 1.763 adulti ungheresi ai quali è stato chiesto di prendere parte a un test di vocabolario su 30 parole, nonché a un test di sostituzione dei simboli delle cifre, oltre a chiedere loro di completare un questionario sul loro atteggiamento nei confronti delle celebrità per determinare il loro livello di interesse quando si tratta di celebrità.
Il questionario conteneva una serie di affermazioni, come “Spesso mi sento obbligato a conoscere le abitudini personali della mia celebrità preferita”, a cui i partecipanti dovevano rispondere sì o no. Altre affermazioni includevano: “Sono ossessionato dai dettagli della vita della mia celebrità preferita” e “Se avessi la fortuna di incontrare la mia celebrità preferita e lui/lei mi chiedesse di fare qualcosa di illegale come favore, probabilmente lo farei”.
Considerando sia l’alfabetizzazione che la capacità di calcolo, la ricerca ha scoperto che “esiste un’associazione diretta tra il culto delle celebrità e prestazioni inferiori nei test cognitivi”, il che significa che, in generale, coloro che hanno ottenuto punteggi più alti nel questionario sulle celebrità hanno ottenuto punteggi più bassi nei test di intelligenza.
I dati
Per ottenere un quadro quanto più completo possibile, i ricercatori hanno posto domande sul reddito, sulla ricchezza e sui livelli di istruzione dei partecipanti, ma non è chiaro se ciò abbia influenzato i risultati. I ricercatori hanno confessato, tuttavia, che era impossibile determinare se i superfan delle celebrità si formassero male nei test cognitivi perché usavano la loro energia mentale pensando agli A-listers, o perché erano cognitivamente più sfidati.
I ricercatori hanno detto a PsyPost : “Gli studi futuri dovrebbero cercare ulteriore supporto per la nostra ipotesi secondo cui lo sforzo cognitivo investito nel mantenere l’assorbimento in una celebrità preferita può interferire con le prestazioni della persona in compiti che richiedono attenzione e altre abilità cognitive.
“Anche se la nostra ricerca non dimostra che sviluppare una forte ossessione per la propria celebrità preferita porti a ottenere punteggi più bassi nei test cognitivi, suggerisce che potrebbe essere saggio monitorare attentamente i sentimenti per [loro].”
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