Jody Cecchetto: “Sanremo? Ho un sogno. Figlio d’arte ma la verità è che per me mio padre non ha mai alzato il telefono”. Jody Cecchetto su Sanremo e non solo, il figlio di Claudio Cecchetto, si racconta ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Che nome è Jody?
«Da piccolo avrei preferito chiamarmi Luca, più semplice. Poi ho capito che sono nato già con il nome d’arte. Mio padre non lo ammetterà mai, ma l’ha scelto per l’assonanza con deejay! Io mi chiamo Jody Daniele. Le iniziali sono JD: dj al contrario»
Chi le ha fatto da padrino?
«Lorenzo Cherubini, Jovanotti. Alla comunione mi regalò il mio primo iPod; nessuno sapeva ancora bene cosa fosse e lui: “Vedrai che figata, ci puoi mettere dentro tutta la musica che vuoi”».
È inequivocabilmente un figlio d’arte. Le pesa?
«Sono figlio d’arte, ma non sono figlio di papà».
Però lavora in radio.
«Intanto ho cominciato come attore per Disney Channel: mi aveva contattato su Facebook uno degli autori di Alex and Co., nel 2015, per propormi un provino per fare il presentatore di un talent all’interno della fiction».
Sognava di fare l’attore?
«Lo dicevo da piccolo. Però mi sono accorto che il mondo della recitazione è fatto di attese e io sono più dinamico. La radio mi tiene acceso».
Jody Cecchetto: “Sanremo? Ho un sogno”
Lavora nella prima radio italiana: Rtl 102.5.
«Dopo Disney Channel ho cominciato a produrre contenuti per YouTube. Poi è arrivata Rds Next, un ibrido tra i social e la radio tradizionale. Dopo due anni mi nota Lorenzo Suraci, il presidente di Rtl, che chiama mio padre e gli chiede: “Ma perché tuo figlio sta a Rds e non qua?”. La verità è che mio padre non ha mai alzato il telefono per me».
Da suo padre cos’ha preso?
«A parte le movenze sul palco, che sono identiche, e non lo faccio apposta, credo la curiosità per le cose nuove, la voglia di approfondire».
[…] Qual è il suo talento?
«Credo di riuscire bene a intrattenere le persone: che sia a cena o sul palco. Certo, per adesso mi sento più la ciliegina sulla torta, rispetto alle cose che faccio. Vorrei trovare qualcosa che dipenda totalmente da me»
Il sogno?
«Presentare il Festival di Sanremo, ovvio».
[…] È fidanzato?
«Sì, con Chiara Faini. Il 19 novembre sarà un anno. L’ho conosciuta da Grenbaud grazie a Twitch, una piattaforma di streaming live: collaboriamo molto, è il mio migliore amico. Lei mi colpì subito, e infatti le chiesi di scrivermi quando tornava a casa quella sera perché ero in pensiero, doveva guidare fino a Brescia. Due mesi dopo ci siamo messi insieme. Tra Natale e Capodanno è mancata la mia ultima nonna, e Chiara mi ha proprio salvato, mi è stata vicina in maniera profonda».
Vive solo?
«Sì, da tre anni. Il miei sono al civico 21 e io al 19. Quando portai mio padre a vedere la prima casa che avevo trovato, si spaventò: era una bettola, ma potevo permettermi solo quella. Allora propose di aggiungere la differenza per una casa decente. Pochi mesi dopo, per il suo compleanno, gli dissi che non c’era più bisogno che mi aiutasse: è stato il mio regalo. Ammetto però che la lavatrice la faccio fare ancora alla mamma».
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