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Yoda è esistito davvero? Scoperto in un manoscritto del XIV secolo il noto personaggio di Star Wars

Yoda è esistito davvero? Scoperto in un manoscritto del XIV secolo il noto personaggio di Star Wars. Nel 2015, gli storici Damien Kempf e Maria L. Gilbert scoprirono un disegno di una figura bassa che indossava una lunga veste, aveva la pelle verde-grigiastra e grandi orecchie in un manoscritto religioso del XIV secolo. E quando lo si osserva, è impossibile negare una sorprendente somiglianza con Yoda.

Ma quindi Yoda è esistito davvero? E come ha fatto ad apparire in un antico manoscritto? Secondo uno storico, personaggi come Yoda con la strana lingua di Star Wars potrebbero essere più vicini di quanto pensiamo. L’illustrazione di una figura che sembra incredibilmente simile al Maestro Jedi Yoda suscitò scalpore al momento della sua scoperta iniziale.

Harrison spiegò da dove provenisse l’immagine e perché la creatura aveva questo aspetto. “L’immagine di Yoda proviene da un manoscritto del XIV secolo noto come Smithfield Decretals. Mi piacerebbe dire che si trattasse davvero di Yoda o che fosse stato disegnato da un viaggiatore del tempo medievale. In realtà, è un’illustrazione della storia biblica di Sansone; l’artista aveva chiaramente una vivida immaginazione”, ha dichiarato a NPR.

Pertanto, purtroppo, non si tratta di una creazione di un viaggiatore nel tempo. Le Decretali di Smithfield furono redatte nel sud della Francia tra il 1300 e il 1340, e il volume è noto anche come ‘Decretali di Gregorio IX con glossa di Bernardo da Parma’. Il compito di una decretale era raccogliere le lettere papali contenenti decisioni sulla legge e la dottrina della Chiesa.

L’immagine fu pubblicata dalla British Library

Dopo la scoperta, l’immagine del non-Yoda fu pubblicata dalla British Library sul suo blog in un articolo intitolato “Dieci cose da sapere sui mostri medievali”, insieme a una promozione per un libro sui mostri esplorati. Nel loro nuovo libro illustrato pubblicato dalla British Library, intitolato “Mostri Medievali”, lo storico medievale Damien Kempf e la storica dell’arte Maria L. Gilbert esplorano il mondo fantastico, grottesco ed esuberante dei mostri nel Medioevo”, come si legge nel post della British Library.

“[Un mondo visto] attraverso le immagini trovate nei manoscritti miniati, dai draghi e demoni a Yoda e creature ibride. Gli storici hanno notato le somiglianze tra le due figure e, dopo aver posizionato la figura simile a Yoda al decimo posto, hanno anche scritto una poesia che illustra l’antico adagio secondo cui non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.

Nel blog hanno scritto: “[La decima cosa da sapere] è che i mostri potrebbero assomigliare alle star del cinema di Hollywood. Sendak, Burton, Lucas e Seuss. I loro film: riutilizzo dei mostri medievali! Bello, giocoso, eccentrico e stravagante. Niente, a quanto pare, è mai veramente nuovo. Anche se può essere deludente scoprire che il Jedi di oltre 900 anni non è sempre stato in bella vista, è una vecchia e divertente coincidenza. Ma, come si chiede il sito unilad.com, chi può dire che il creatore George Lucas non si sia ispirato a testi antichissimi per la sua opera?

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