Donazioni organi e trasfusioni sangue, pazienti ricevono anche un altro aspetto del donatore: lo studio. È a dir poco sbalorditivo quanto scoperto sulle donazioni di organi e le trasfusioni di sangue. Alcuni scienziati ritengono che oltre all’organo o al plasma, ai pazienti che li ricevono possa essere trasmesso qualcosa di inaspettato. Si tratta di memoria, sia in termini di cellule che trasmettono la memoria umana stessa (cioè preferenze e tratti caratteriali), ma anche di singole cellule che trasportano ricordi di tratti dannosi della malattia.
Ci sono state storie ben pubblicizzate di persone che hanno subito trapianti di organi che descrivono come improvvisamente hanno sperimentato cambiamenti di personalità, sviluppando gusti che non avevano mai avuto prima – negli Stati Uniti una donna di 47 anni ha avuto un trapianto di polmone da un 18enne e ha sviluppato una voglia matta di birra e pollo fritto. Ora alcuni scienziati ritengono che anche le trasfusioni di sangue abbiano questo tipo di effetto.
Il mese scorso, i ricercatori del Karolinska Institute in Svezia hanno pubblicato un importante studio che suggerisce come una emorragia cerebrale spontanea potrebbe essere trasmessa tramite trasfusione di sangue. Lo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, ha scoperto che i pazienti che avevano ricevuto sangue da donatori, che in seguito avevano avuto emorragie cerebrali ricorrenti, avevano più del doppio delle probabilità di subirne una a loro volta.
I ricercatori si sono basati su un database svedese-danese che contiene informazioni sui donatori e su oltre un milione di pazienti che hanno ricevuto una trasfusione dagli anni ’70 in poi. Stando ai risultati, alcuni fattori che possono dare origine a emorragie cerebrali spontanee, possono essere diffusi attraverso la trasfusione di sangue. Tuttavia, poiché solo lo 0,1% dei donatori partecipanti allo studio ha subito successivamente emorragie cerebrali ricorrenti, ciò ha interessato un numero esiguo di pazienti.
Le teorie
Gustaf Edgren, professore associato di epidemiologia e uno dei ricercatori, ha dichiarato: “Le trasfusioni di sangue sono relativamente comuni, il che rende gli effetti negativi un importante problema di salute pubblica. Tuttavia, è molto improbabile che tu possa subire un’emorragia cerebrale a causa di qualcosa trasmesso attraverso una trasfusione.”
Ma perché sta succedendo? I ricercatori stanno ora pianificando di esaminare i campioni della biobanca danese Blood Donor Study per vedere se riescono a identificare le proteine associate alla condizione, che potrebbero danneggiare i vasi sanguigni.
Tuttavia, altri scienziati hanno suggerito che dietro a questo potrebbe esserci qualcosa di più sottile – e alcuni si spingono molto oltre, suggerendo che il processo di trasfusione di sangue potrebbe persino trasferire tratti della personalità dal donatore al ricevente. Altri scienziati ora suggeriscono che i ricordi potrebbero essere immagazzinati come codici chimici all’interno delle proteine attorno alle quali è avvolto il nostro DNA.
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