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Cronaca

Dichiarato morto dai paramedici, si sveglia in ospedale poche ore dopo: nei guai il servizio di ambulanza

Dichiarato morto dai paramedici, si sveglia in ospedale poche ore dopo: nei guai il servizio di ambulanza. È successo lo scorso venerdì, 13 ottobre, a Darlington, nel Regno Unito. Qui un paziente dichiarato morto dai paramedici,, si è “risvegliato” in ospedale poche ore dopo. L’individuo, la cui identità non è stata rivelata, è stato dichiarato morto quando gli operatori del servizio ambulanza hanno risposto a un incidente prima di essere portato al Darlington Memorial Hospital. Il paziente si è poi “risvegliato” dopo essere giunto in ospedale

A riportare la notizia è ‘Northern Echo’, secondo cui ik servizio ambulanza del Nord Est ha emesso delle scuse e ha avviato un’indagine sull’incidente. Le attuali condizioni del paziente non sono state divulgate. Andrew Hodge, direttore del servizio ambulanze del Nord Est di Paramedicina, ha dichiarato: “Non appena siamo stati informati di questo incidente, abbiamo avviato un’indagine e contattato la famiglia del paziente. Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio che ciò ha causato loro.

“Stiamo attualmente conducendo una revisione completa di questo incidente e non siamo in grado di rilasciare ulteriori commenti in questa fase. I colleghi coinvolti stanno ricevendo il sostegno adeguato, e al momento non faremo ulteriori commenti su singoli individui”.

Ambulanze sotto accusa

L’incidente arriva pochi mesi dopo che un rapporto schiacciante ha esaminato le presunte azioni errate da parte degli operatori delle ambulanze della NEAS, inclusa la loro tendenza a “nascondere errori medici e prove durante le indagini del coroner”.

La revisione indipendente ha messo in evidenza il tragico caso della diciassettenne Quinn Beadle, di Shildon, che è stata trovata morta in un bosco vicino a casa sua, e di un paramedico della NEAS che l’ha dichiarata morta invece di tentare la RCP.

Il rapporto, condotto dalla dirigente ospedaliera in pensione Dame Marianne Griffiths, afferma: “Sia questa indagine che i rapporti precedenti hanno rilevato una serie di carenze nel modo in cui il Trust avrebbe dovuto rispondere agli incidenti e alle preoccupazioni sollevate riguardo all’accettazione di queste carenze e al loro seguito”.

È importante che il Trust ribadisca ufficialmente e pubblicamente queste carenze e presenti le sue sincere scuse alle famiglie coinvolte. “Le disfunzioni nella leadership sono state tollerate troppo a lungo, e ciò ha avuto un notevole impatto sul funzionamento dei team in varie direzioni. L”atteggiamento difensivo ha avuto un effetto negativo sulla squadra, sulla trasparenza, sulla sincerità e sul giudizio, e ha influito chiaramente sulla salute e sul benessere del personale”.

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