Mantova, condannato per omicidio si inchioda le mani a un albero davanti al tribunale. È successo nella mattinata di ieri, mercoledì 11 ottobre, davanti al Tribunale di Mantova. Qui un uomo di 71 anni originario della provincia di Verona, ha compiuto un atto estremo per protestare contro una condanna che aveva sempre considerato ingiusta. Nel 1989, Raffaello Accordi, questo il nome del protagonista della vicenda, era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per omicidio preterintenzionale, una condanna che aveva già scontato completamente.
L’accusa lo riguardava per aver accoltellato Giovanni De Luca a Sanguinetto, provincia di Verona, un caso che aveva portato alla morte della vittima all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Il 71enne ha sempre sostenuto la sua innocenza, addirittura mentre martellava un chiodo attraverso il palmo della sua mano come forma di protesta contro questa condanna. Il suo obiettivo era ottenere una revisione del processo e la riabilitazione. E infatti, ha ottenuto la revisione del processo, che al momento non è ancora iniziata.
Il caso
La situazione è complicata dal fatto che nel corso degli anni sarebbe emerso un altro presunto autore dell’omicidio, rivelato da informatori della criminalità organizzata, ma purtroppo, questa persona è deceduta. Questo ha spinto Accordi a organizzare la dolorosa protesta nel luogo in cui era iniziata la sua lunga battaglia legale. Inizialmente, il Tribunale di Mantova lo aveva assolto, ma successivamente era stato condannato in Appello e in Cassazione.
Dopo il suo gesto, i vigili del fuoco sono intervenuti per liberarlo dall’albero, e un’ambulanza lo ha trasportato in ospedale, dove è stato medicato per la ferita alla mano, guaribile in pochi giorni.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Elicottero esplode in cielo e poi precipita in in un bacino nel Ferrarese: dispersi i passeggeri
Va a vedere un immobile con la fidanzata, il pavimento crolla e precipita: Matteo muore a 22 anni
Aggiungi Commento