Analisi del sangue per rilevare il cancro: realizzato nuovo test che scopre diversi tipi di tumori. I ricercatori del Mass General Brigham, del Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering, dell’Università di Harvard e del Dana-Farber Cancer Institute, in collaborazione con altri gruppi internazionali di scienziati, segnano un grosso passo avanti verso le analisi del sangue per rilevare il cancro. Il team ha infatti realizzato un test del sangue ultrasensibile in grado di rilevare un biomarcatore altamente specifico presente in diversi tipi di tumori.
Lo studio, pubblicato su Cancer Discovery, ha valutato la capacità dello strumento di rilevare il biomarcatore nel cancro ovarico, nel cancro gastroesofageo, nel cancro del colon e in altri tipi di tumore. I test diagnostici hanno un notevole potenziale nell’ambito della diagnosi precoce, del monitoraggio e della prognosi del cancro. Uno dei marcatori di interesse, denominato LINE-1 ORF1p, è una proteina derivante da un trasposone umano che offre prospettive promettenti anche nell’ambito della diagnostica tissutale e potrebbe agevolare il trattamento dei tumori per i quali mancano biomarcatori affidabili.
La necessità di strumenti diagnostici per identificare precocemente il cancro, che siano tempestivi, precisi ed economici, per valutare il rischio e monitorare la risposta al trattamento, è fondamentale per migliorare l’assistenza ai pazienti. Tuttavia, le attuali metodologie di valutazione del cancro hanno limitazioni di specificità e sensibilità e possono risultare costose.
In questo contesto, i ricercatori hanno sviluppato un test del sangue altamente sensibile e a basso costo per individuare anche le concentrazioni minime di un biomarcatore specifico per vari tipi di tumori comuni. Questo test richiede solamente mezza goccia di sangue, pari a circa 25 microlitri.
Lo strumento per la diagnosi precoce
Questo innovativo strumento si è dimostrato promettente per la diagnosi precoce del cancro e il monitoraggio della progressione della malattia. Può essere impiegato in sinergia con altri strumenti diagnostici per la stratificazione del rischio e la pianificazione del trattamento. La tecnologia alla base di questo test si basa su una singola molecola denominata SIMOA, sviluppata nel laboratorio del dottor Walt. I
l test è stato progettato per rilevare la proteina open reading frame 1, nota come ORF1p, una proteina presente in molti tumori ma assente nei tessuti sani corrispondenti, e che può indicare un elevato rischio di letalità nel cancro. La ricerca di un test sensibile e preciso per la rilevazione di ORF1p è stata oggetto di studio da parte dei ricercatori per un periodo considerevole.
“Il rilevamento dei biomarcatori tumorali è un’area di ricerca in forte espansione ed è ancora un campo giovane. I nostri risultati dimostrano che possiamo rilevare i livelli di questo biomarcatore pan-cancro nel sangue di pazienti con molti tipi di cancro”, ha spiegato David Walt, del Dipartimento di Patologia del Brigham and Women’s Hospital, membro fondatore del Mass General Brigham, autore corrispondente e membro della facoltà principale del Wyss Institute.
Gli autori hanno inizialmente concepito il loro esame come un esperimento pilota, che alla fine ha superato le loro aspettative. Successivamente, hanno intrapreso una serie di miglioramenti ingegneristici e iterazioni utilizzando campioni di pazienti.
Il team di scienziati prevede che questo strumento possa essere integrato con altri test per potenziare le strategie globali di diagnosi precoce. Ciò consentirebbe ai medici di monitorare in tempo reale la risposta dei pazienti alla terapia antitumorale e di apportare eventuali modifiche necessarie. “Il test è molto specifico, ma non ci fornisce informazioni sufficienti per essere utilizzato in modo isolato”, ha dichiarato Walt.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento