Tumore alla prostata dall’esame del sangue: disponibile in Gb il test che rilevare il cancro con una precisione del 94%. Nel Regno Unito è già disponibile una nuova arma per accorciare i tempi delle diagnosi per il tumore alla prostata. Dall’esame del sangue i medici britannici potranno infatti individuare oltre il 90% dei casi, a differenza dei test attuali che hanno un’accuratezza del 55% circa.
Ciò significa che a migliaia di uomini viene erroneamente detto che potrebbero avere un cancro alla prostata e vengono sottoposti inutilmente a una dolorosa biopsia o a una scansione. Il nuovo test può rilevare i segni del cancro identificando anomalie nell’attività genetica. I pazienti compilano un modulo dal proprio medico prima di farsi prelevare un campione di sangue, che verrà inviato a un laboratorio negli Stati Uniti per il test.
I primi test precisi al 94%
I primi test condotti con l’EpiSwitch per lo screening della prostata hanno rilevato che, se utilizzato insieme al test standard, veniva rilevato il 94% dei casi. Il test cerca mutamenti nelle cellule immunitarie nel sangue, che segnalano i cambiamenti nell’attività genetica osservati nelle prime fasi del cancro. Il tumore alla prostata è il più comune tra gli uomini e ne colpisce uno su otto. Ma i ritardi nella diagnosi fanno sì che migliaia di uomini ogni anno non scoprano di averla finché la malattia non si è già diffusa.
Ciò è in parte dovuto al fatto che non esiste un test unico e affidabile, mentre i test standard dell’antigene prostatico specifico sono noti per dare sia falsi positivi che negativi. Come riporta il Daily Mail, ci sono voluti dieci anni per creare il test PSE con gli esperti di Oxford BioDynamics che lavorano insieme all’Imperial College di Londra, all’Università dell’East Anglia, all’Imperial College NHS Trust ed esperti in tutto il Regno Unito.
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