Levante: “Cinema? Ho un sogno nel cassetto. Ho ritrovato una me che credevo di aver perso”. Claudia Lagona, in arte Levante, il Cinema e il sogno nel cassetto, la cantautrice siciliana, 36 anni, parla del gran finale del suo tour estivo e di una serenità ritrovata in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Hai scritto sui social che quest’estate hai ritrovato una parte di te. C’entra la maternità?
«No, sai quando apri l’armadio e ritrovi vestiti che non mettevi da tempo? “Claudia, c’è ancora quella ragazza lì!”: è andata esattamente così».
E com’è ora Claudia?
«Ho ritrovato una me che credevo di aver perso: ora sono più consapevole e serena. È stato un percorso di crescita personale, un momento molto riflessivo ma anche di grande rilassatezza».
Estate di concerti ma…anche di vacanza?
«Sono stata in Sardegna, lì ho trascorso delle giornate meravigliose che mi hanno aiutata molto. Quando poi la famiglia si assesta e ognuno ha il suo ruolo, è tutto molto bello!».
Avete trovato il vostro equilibrio.
«Si, fare le cose in tre è bello! Quella cosa un po’ banale della felicità condivisa, no? Ha tutto un altro sapore».
Sei riuscita a passare anche in Sicilia?
«Si certo, le tappe fondamentali le ho fatte: quelle del relax e poi i saluti a casa».
Levante: “Cinema? Ho un sogno nel cassetto…”
Ora è il momento di superare l’esame più grande, quello del 27 settembre: come si riassumono dieci anni di carriera in una serata?
«Sarebbe un sogno poter eseguire tutti i brani, diciamo che gli immancabili ci sono. Si partirà dagli esordi per arrivare al mio ultimo album “Opera futura”. Con me ci sarà la band che mi accompagna da anni, una parte orchestrale e…non mancheranno le sorprese».
Alma Futura, tua figlia, sarà in prima fila?
«Ho provato a portarla a Matera e Noto, i miei ultimi concerti estivi, ma purtroppo alle nove e mezza dorme!».
Ai festeggiamenti per questo traguardo importante si è aggiunta una collaborazione con LP.
«Mi ha visto a “Battiti Live” quest’estate ed è arrivata la proposta di fare qualcosa insieme. Ha una voce pazzesca e all’inizio non sapevo bene come inserirmi, ma è un brano potente dalle sonorità che fanno alzare in piedi e ballare».
Per concludere, come sono stati questi dieci anni in musica?
«Bellissimi, di crescita. Sono arrivata all’Arena con un percorso dosato: per certi versi sono stata una “tartarughina”. Per altri ho prodotto tanto: dischi, romanzi, Sanremo, televisione, ho cantato in Italia, Europa, ma anche in America».
Manca il cinema, ti piacerebbe?
«Ho lavorato a tante colonne sonore, ma non ti nascondo che ho un sogno nel cassetto: studiare recitazione ed essere pronta per Luca Guadagnino».
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