Gaspare: “Zuzzurro? Quella frase il giorno della morte mi fece capire un aspetto. Io ex single e birichino oggi c’è Alessandra”. Gaspare su Zuzzurro e non solo, il comico Nino Formicola, 70 anni appena compiuto, parla del partner storico Andrea Brambilla scomparso il 24 ottobre 2013, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Un ricordo impresso nella sua memoria?
«Avremmo dovuto andare in scena con lo spettacolo “Non c’è più il futuro di una volta”. Era ottobre e io andavo tutti i giorni all’Istituto dei Tumori a trovare Andrea. In giro per strada vedevo i manifesti con noi due, che pubblicizzavano il nostro cabaret. Era un dolore immenso. Ricordo anche che la sera prima che lui morisse, mentre mangiava il polpettone che gli avevo portato io, facevamo progetti su cosa fare l’anno seguente. Lì ho capito che lui sapeva che si stava avvicinando la fine, ma voleva lottare fino all’ultimo. Io e lui non abbiamo mai parlato della malattia, mai. come se non ci fosse».
Zuzzurro e Gaspare avrebbero festeggiato, di lì a poco, i loro 40 anni inseme, e 40 anni di condivisione artistica e umana, sono un mondo. È così Nino?
«Anche dopo la sua morte, ogni volta che mi veniva in mente qualche progetto di lavoro, pensavo immediatamente “Devo dirlo ad Andrea”. Noi siamo stati l’unica coppia che funzionava anche con i nomi scambiati: Zuzzurro e Gaspare oppure Gaspare e Zuzzurro. Nessuno penserebbe mai di dire Onlio e Stanlio».
Un lutto personale e artistico
«Sì, un dramma. Io, poi, ho sempre lavorato in gruppo, non sono Sandokan, ma Yanez. E mi sono trovato a 60 anni a cominciare una vita da solista. Non sapevo da che parte girarmi».
Gaspare: “Zuzzurro? Quella frase il giorno della morte mi fece capire un aspetto”
Chi l’ha aiutata a uscirne?
«Antonio Ricci è stato il primo a chiamarmi. E poi mi è stato tanto vicino Alessandro Benvenuti. Certo che se Andrea avesse visto che la sua morte era la seconda notizia del telegiornale avrebbe commentato: “Ma sono matti…”».
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«Nel ‘73 ho cominciato a fare cabaret, con i miei amici, persone che poi hanno fatto il medico, l’ingegnere. E ci divertivamo molto. Poi ho conosciuto Andrea e nel ‘78 a “Non stop” c’è stato il vero debutto di Zuzzurro e Gaspare».
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«Ci chiamarono a fare gli autori di Boldi e Teocoli e nacque una grande amicizia soprattutto con Teo: fumantino, ma una persona stupenda. Quando Berlusconi prese Boldi e Teocoli, fu proprio Teo a dire a Berlusconi di prendere anche noi due. Lavorammo com autori per “Drive in” fino a che Berlusconi ci offrì un contratto di esclusiva. Ricci ci fece fare gag sul palco sempre a “Drive in”, una grande chance per noi».
[…] una calmata se l’è data da quando nel 2009 è entrata nella sua vita Alessandra, prima fidanzata e poi moglie dal 2018.
«È vero. Sono sempre stato single ed ero un po’ in birichino. Ma con l’arrivo di Alessandra tutto è cambiato.Lei mi ha aiutato a tenere i piedi per terra e ad aprire gli occhi. Sono proprio cambiato: vado a letto presto e mi sveglio presto».
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