È morto Giorgio Napolitano: il presidente emerito aveva 98 anni. È morto Giorgio Napolitano. Il presidente emerito della Repubblica aveva 98 anni compiuti lo scorso 29 giugno, da tempo presentava un quadro clinico particolarmente complesso. Per l’ex Capo dello Stato negli ultimi giorni la situazione si era ulteriormente complicata.
Nato a Napoli il 29 giugno 1925, Napolitano è stato l’11esimo Presidente della Repubblica Italiana. Il suo operato come Capo dello Stato è iniziato il 15 maggio 2006 fino al 14 gennaio 2015, il primo della storia italiana a essere stato eletto per un secondo mandato. In precedenza era stato presidente della Camera nell’XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell’interno nel governo Prodi I, nonché deputato pressoché stabilmente dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi di nuovo dal 1999 al 2004, e senatore a vita dal 2005 (nominato da Carlo Azeglio Ciampi) fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica.
Primo Presidente della Repubblica comunista
È stato il primo presidente della Repubblica italiana ad essere stato membro del Partito Comunista Italiano, e il terzo napoletano a ricoprire questa carica, dopo De Nicola e Leone. Il 20 aprile 2013 è stato rieletto alla presidenza, diventando così il primo presidente italiano a essere eletto per un secondo mandato. Inoltre, è diventato il presidente più anziano al momento dell’elezione nella storia della Repubblica italiana ed è stato il capo di Stato più anziano d’Europa, classificandosi al terzo posto mondiale, preceduto solo dal presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, e dal re Abd Allah dell’Arabia Saudita.
Durante il suo mandato come capo dello Stato, ha nominato cinque presidenti del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016). Ha inoltre designato cinque giudici della Corte costituzionale: Paolo Grossi nel 2009, Marta Cartabia nel 2011, Giuliano Amato nel 2013, e infine, Daria de Pretis e Nicolò Zanon nel 2014. Ha anche nominato cinque senatori a vita, tra cui Mario Monti il 9 novembre 2011, Renzo Piano, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo e Claudio Abbado il 30 agosto 2013.
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