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Salute

Diagnosi tumori, sfida tra intelligenza artificiale e uomo: il risultato è impietoso

Diagnosi tumori, sfida tra intelligenza artificiale e uomo: il risultato è impietoso. L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) nelle nostre vite è destinato a restare. Ciò che un tempo sembrava solo un film di fantascienza, ora è realtà. E sta facendo passi da gigante nella crescita. Ormai l’intelligenza artificiale è presente in quasi tutti gli ambiti professionali e sono sempre più i lavoratori, ad ogni livello, che utilizzano questo strumento. Il mondo della sanità, ad esempio, è tra i settori che più ne ha beneficiato.

Uno studio chiamato “ScreenTrustCAD”, condotto dal Karolinska Institute, in Svezia, ha fatto luce su uno dei maggiori problemi della società: il rilevamento del cancro al seno. A proposito di diagnosi, nella sfida tra intelligenza artificiale e uomo, i risultati della ricerca indicano che un radiologo rileva di gran lunga più casi di malattia grazie all’intelligenza artificiale. I ricercatori hanno tratto i dati durante le mammografie di screening, cruciali per ridurre il tasso di mortalità per questo tipo di tumore.

Questo progresso potrebbe aiutare non solo a individuare la malattia più precocemente e in modo più efficiente, ma ridurrebbe notevolmente la probabilità di morte del paziente. Ne ha parlato Karin Dembrower, ricercatrice affiliata presso il Dipartimento di Oncologia-Patologia del Karolinska Institutet.

Diagnosi tumori, intelligenza artificiale batte uomo

“L’intelligenza artificiale e gli esseri umani percepiscono le immagini in modo leggermente diverso, il che crea una sinergia che migliora le nostre possibilità di rilevare il cancro. Con lo studio ScreenTrustCAD volevamo esaminare l’efficacia di due radiologi rispetto a quella di un radiologo e dell’intelligenza artificiale, e quella della sola intelligenza artificiale”, ha detto.

Vale la pena tenere conto dei risultati: due radiologi senza IA hanno rilevato 250 tumori, mentre un solo radiologo che ha utilizzato l’intelligenza artificiale ne ha trovati 246. Per Dembrower la conclusione è chiara: “[…] Sebbene l’intelligenza artificiale gestisca gran parte dell’esame iniziale, è necessario un radiologo per esprimere un giudizio prima di richiamare qualsiasi paziente per ulteriori indagini e, se necessario, per eseguire biopsie di aree sospette del seno. Il nostro studio dimostra che l’intelligenza artificiale è pronta per un’implementazione controllata nello screening mammografico.

E anora: “Tuttavia dobbiamo scegliere un sistema di intelligenza artificiale che sia stato adeguatamente testato con immagini dello stesso tipo di mammografia e garantire un follow-up coerente. dopo l’implementazione clinica. A lungo termine, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per farsi carico della maggior parte delle valutazioni mammografiche di screening”, conclude l’esperto.

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