Papa Francesco: “Chiesa aperta anche a gay e trans. Si sentono rifiutati, per loro è dura. E sul movimento in Usa…”. Papa Francesco torna a parlare della posizione della religione cattolica sull’omosessualità, chiarendo che la Chiesa è aperta a tutti, comprese le persone omosessuali e transessuali. “Quello che a me non piace affatto è che si guardi al cosiddetto peccato della carne come si è fatto per tanto tempo a proposito del sesto comandamento. Sono persone che si sentono rifiutate, ed è davvero dura per loro”, ha detto.
Il Pontefice ha parlato nel corso di un colloquio con La Civiltà Cattolica. “Se sfruttavi gli operai, se mentivi o imbrogliavi, non contava, e invece erano rilevanti i peccati sotto la cintola. La comprensione dell’uomo muta col tempo e così anche la coscienza dell’uomo si approfondisce. Anche le altre scienze e la loro evoluzione aiutano la Chiesa in questa crescita nella comprensione. Non ho paura di una società sessualizzata”.
Papa Francesco afferma convinto di non aver paura della società sessualizzata. “Mi fa paura come ci rapportiamo a essa, questo sì. Ho paura dei criteri mondani. Preferisco usare il termine mondani piuttosto che sessualizzati, perché il termine abbraccia tutto. Per esempio, la smania di promuoversi, l’ansia di risaltare o, come diciamo in Argentina, di arrampicarsi. E pensare che chi si arrampica finisce per farsi male da solo”.
Papa Francesco: “Gay e trans si sentono rifiutati, per loro è dura”
Poi l’aneddoto sulla nonna. “Mia nonna, che era una vecchia saggia, un giorno ci disse che nella vita bisogna progredire, comprare un terreno, i mattoni, la casa. Parole chiare, venivano dall’esperienza dell’emigrante. Ma non confondete il progredire, diceva la nonna, con l’arrampicarsi. Infatti chi si arrampica sale, sale, sale e, invece di avere una casa, di mettere su un’impresa, di lavorare o farsi una posizione, quando è in alto l’unica cosa che mostra è il sedere”.
Sulla situazione negli Usa. “Ho verificato che negli Stati Uniti la situazione della Chiesa cattolica non è facile. C’è un’attitudine reazionaria molto forte, organizzata, che struttura un’appartenenza anche affettiva. A queste persone voglio ricordare che l’indietrismo è inutile e bisogna capire che c’è una giusta evoluzione nella comprensione delle questioni di fede e di morale”.
Secondo il Santo Padre, la visione della dottrina della Chiesa come un monolite “è errata”. “Ma alcuni si chiamano fuori, vanno all’indietro, sono quelli che io chiamo ‘indietristi’. Quei gruppi americani dei quali parli, così chiusi, si stanno isolando da soli. E anziché vivere di dottrina, della vera dottrina che sempre si sviluppa e dà frutto, vivono di ideologie. Ma quando nella vita abbandoni la dottrina per rimpiazzarla con un’ideologia, hai perso, hai perso come in guerra”, le parole di Papa Francesco riportate da ‘La Repubblica’.
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