Cesara Buonamici: “Opinionista al Gf? Lo faccio per un motivo. Non lascio il Tg5. E su Signorini…”. Cesara Buonamici opinionista al Gf, la giornalista a settembre sarà farà parte della squadra di Alfonso Signorini nel reality di Canale 5. Ne parla in una intervista a ‘Il Corriere della Sera ‘, della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
Come mai ha deciso di fare l’opinionista al Gf ?
«In realtà non ho deciso io. L’azienda sta rivedendo la natura del programma e mi ha chiesto di partecipare in una veste del tutto nuova per me. Dopo decenni che vivi facendo un certo lavoro, poter arricchire non tanto il curriculum quanto la tua competenza professionale è una bella occasione. E poi se te lo chiede l’azienda per un programma di successo…».
Cosa le ha detto Pier Silvio Berlusconi?
«È stata un conversazione semplice. C’è stata una rapida convergenza. Ci conosciamo da tanti anni, quindi la reciproca comprensione arriva in fretta».
Reality elegante sembra una contraddizione in termini: nel reality non ci deve essere pudore, una quota trash è nella natura del format…
«E perché? Ogni cosa dipende da come la fai e comunque è la rete stessa che vuole rivedere questo format di successo. Semplificando molto, lo vuole riportare alla freschezza delle origini. Si tratta via via di migliorare un programma di successo, allargando la platea di quelli che lo apprezzano».
Cesara Buonamici: “Opinionista al Gf? Lo faccio per un motivo”
Opinionista in solitaria, senza nessuna spalla. Un compito non semplice per un ruolo inedito…
«Diciamo la verità, qui la “spalla” sono io. E Signorini è il dominus della trasmissione: tra me e Alfonso c’è una solida, antica amicizia; conto sul suo sostegno per inserirmi adeguatamente. Io cercherò di portare l’esperienza accumulata negli anni come giornalista. Io stessa sarò spettatrice, con il compito di suggerire considerazioni che aiutino il telespettatore ad approfondire i temi e le personalità dei concorrenti».
La vedremo ancora condurre il Tg5?
«Continuerò la regolare turnazione in conduzione al tg delle 20, senza nessuna decurtazione, e di questo ringrazio l’azienda. Il mio lavoro mi piace molto, ma soprattutto mi mantiene in una dimensione di continua presenza negli avvenimenti del mondo, e questo aiuta ad analizzare e capire i fatti, ovunque ti trovi».
Ma non ha paura che esporsi in un contesto di intrattenimento puro possa minare la sua credibilità professionale?
«E perché ? Il mio compito sarà proprio restare nel mio ambito giornalistico. Mi è stato chiesto di portare me stessa nel nuovo programma, non certo di essere altro. Non avrebbe senso. È evidente però che questa nuova posizione mi trova compressa tra due sentimenti. Da una parte esiste qualche preoccupazione per un impegno del tutto nuovo, in un campo nuovo, per temi nuovi. Dall’altra c’è la spinta a sperimentare un modo per rinnovarsi, per uscire da schemi consolidati e ritrovarsi in un’esperienza inedita, però con la fortuna del bagaglio precedente di decenni di lavoro giornalistico. Insomma aggiungo e non taglio».
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