Home » Giovanni Veronesi: “Francesco Nuti ha dimostrato di essere avanti con un film. Politicamente corretto? Me ne frego!”
Spettacolo

Giovanni Veronesi: “Francesco Nuti ha dimostrato di essere avanti con un film. Politicamente corretto? Me ne frego!”

Giovanni Veronesi: “Francesco Nuti ha dimostrato di essere avanti con un film. Politicamente corretto? Me ne frego!”. Giovanni Veronesi su Francesco Nuti, il politicamente corretto e non solo, il regista e sceneggiatore toscano, 61 anni, ne parla in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Lei ha scritto pagine importanti del cinema comico italiano, che ne pensa di questa ondata di politicamente corretto?
“Io me ne frego, continuo per la mia strada. Ho 60 anni, non mi faccio impaurire dal politically correct. Ma noto che certe cose non si potrebbero più dire e non si potrebbero più fare. Per certi versi hanno ragione, perché il rispetto nei confronti va sempre mantenuto alto, ma io lo mantenevo anche prima. Poi ci sono degli eccessi, come non poter più pronunciare certe parole o esprimere certi concetti attraverso l’ironia. Non bisogna tarpare le ali alla comicità, perché questo significa fare una società molto simile a se stessa, con dogmi e parametri molto squallidi. Io sono un umorista, me ne devo fregare di questa roba”.

Giovanni Veronesi: “Francesco Nuti ha dimostrato di essere avanti con un film”

Recentemente ci ha lasciati il suo grande amico Francesco Nuti. Forse oggi non avrebbe potuto dirigere certi film o certe sequenze…
“Beh, soprattutto ‘Donne con le gonne’, dove legava con la catena la moglie interpretata da Carole Bouquet. Ma in realtà oggi quel film ha un valore perché si capisce quanto Nuti era avanti rispetto ad altri suoi colleghi. Lui aveva il coraggio di dimostrare che l’uomo era confuso già agli inizi degli anni Novanta. Così confuso che lega la compagna con una catena al termosifone e le dice: ‘Ora basta, non puoi essere così emancipata!’. Il protagonista era così confuso e non sapeva come comportarsi, tanto da fare questo atto estremo. Ma in realtà poi nel film viene processato e condannato. Non era un’opera maschilista, ma fatto da un uomo che voleva raccontare la confusione degli uomini che viene da secoli di egemonia: non si deve soltanto raccontare la ragione di una donna. Quel film raccontava bene questa confusione, naturalmente dandogli torto. Ma è vero, secondo me quel film oggi non si potrebbe più fare per colpa di questo eccesso di perbenismo e di politicamente corretto che rischia di sciupare le menti creative”.

[…] Nel 2019 insieme a Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Alessandro Haber ha fatto il programma tv “Maledetti amici miei”, un modo nuovo di fare tv…
“Noi abbiamo fatto a modo nostro. Non facevamo tv, non avevamo dogmi: lo facevamo con i nostri tempi e con nostri modi. Non avevamo ospiti, ma solo amici. Era un continuo ritorno a casa. Era un modo diverso di fare tv perchè noi non facevamo tv. Ed è giusto che non facciamo la tv, perchè stravolgeremmo tutto e forse potrebbe andare peggio di come va adesso. Ma potrebbe anche andare meglio…”.

Quali sono i suoi prossimi progetti?
“Voglio fare un film sull’orsa Jj4 e su quel presidente della Regione (Fugatti, ndr) che insiste nell’avere torto”.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com