Livorno, bimba di 11 anni colpita da un pallino di piombo alla testa: il colpo mentre giocava al parco. È successo la sera di sabato 1 luglio nel quartiere Corea di Livorno. Qui una bambina di 11 anni è stata colpita alla testa da un pallino mentre stava giocando in un parco pubblico. Inizialmente si pensava fosse un proiettile di plastica, probabilmente sparato con una pistola o un fucile ad aria compressa. Dopo i primi controlli al pronto soccorso, la bambina è stata curata e dimessa nello stesso giorno.
Quattro giorni dopo l’incidente, la bambina è stata portata nuovamente in ospedale a causa di forti dolori. Durante una Tac di controllo è stato scoperto un corpo estraneo: un pallino di piombo conficcato nel cuoio capelluto. La bambina è stata nuovamente curata e dimessa con sette giorni di prognosi.
Secondo le prime indagini degli agenti, il proiettile potrebbe essere stato sparato dalle palazzine che si affacciano sulla pineta, dove la bambina stava giocando con dei coetanei. Sono stati uditi alcuni colpi e poi le urla della bambina hanno attirato l’attenzione dei genitori.
Il presunto colpevole
Dopo le prime indagini, un gruppo di parenti e amici si è radunato e ha iniziato a lanciare insulti verso un appartamento in particolare: si trattava dell’abitazione di un pensionato di 73 anni che si era lamentato più volte del rumore causato dai ragazzi nel parco la sera. Mentre gli agenti stavano andando a interrogare l’uomo e perquisire il suo appartamento, una pietra proveniente dal parco ha rotto una finestra.
Il pensionato ha dichiarato di essere estraneo ai fatti e la perquisizione domiciliare non ha dato risultati positivi. L’uomo possedeva un’arma regolarmente detenuta, ma non era in grado di sparare pallini, bensì proiettili veri. Al momento non ci sono altri sospettati per il ferimento della bambina.
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