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Salt Bae: “Fidanzata? Io single per un motivo. Ero così povero che a casa mia c’erano solo 2 cose”

Salt Bae: “Fidanzata? Io single per un motivo. Ero così povero che a casa mia c’erano solo 2 cose”. Salt Bae sulla fidanzata (che non ha) w non solo, l’imprenditore turco Nusret Gökçe, si racconta ripercorrendo le tappe della sua vita in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Nusret, quando ha mangiato la sua prima bistecca?
«A 13 anni, quando ho iniziato a lavorare in macelleria. A casa mia carne non se n’è mai vista, eravamo così poveri che a tavola c’erano solo una fetta di pane e un pomodoro».

Nusret-Salt Bae, ma lei chi è veramente?
«Un imprenditore che da 26 anni lavora ogni giorno, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Non ho mai fatto vacanze, dormo poco la notte. Business never sleeps».

Cosa significa quel gesto di spargere il sale?
«È un qualcosa che proviene dal cuore, il mio timbro. Un po’ come Ronaldo quando fa il “siuuu” dopo un goal».

Perché è così popolare?
«Perché ho cambiato l’industria del cibo e le aspirazioni: prima di me fare il macellaio non aveva appeal. Chi voleva sposare un macellaio? I bambini volevano fare l’avvocato o l’astronauta: ora sognano Nusret».

Dicono che sia ossessionato dalla ricchezza.
«Fino a 20 anni ho indossato abiti e scarpe di due taglie più grandi ricevuti in beneficenza. Oggi voglio il lusso».

Ha quasi 40 anni, lavora da oltre metà della sua vita.
«Ho dovuto abbandonare gli studi. Vengo da Pasali, un’area rurale della Turchia. Vivevamo in 7 in una stanza: mio padre si alzava all’alba per andare in miniera e alle 18 era già a dormire. Tornavo a casa e non c’era nessuno sveglio».

Salt Bae: “Fidanzata? Sono single per un motivo”

Il primo giorno di lavoro.
«In una macelleria di Istanbul a 50 chilometri da casa. Avevo 13 anni e lavoravo dalle 6 di mattina a mezzanotte. Dormivo in una poltrona dentro al negozio».

[…] È volato negli Stati Uniti.
«Ho ottenuto il visto per 3 mesi: tagliavo la carne nel ristorante di un turco. Gli dicevo: “Non sono in vacanza, un giorno aprirò io a New York”».

[…] Stati Uniti, Qatar, Emirati Arabi e Mykonos. E l’Italia?
«Vorrei aprire a Milano ma non c’è il posto giusto. Sono alla ricerca di un locale su strada: non voglio un ristorante in cima a un grattacielo, come tutti».

[…] La famosa carne ricoperta d’oro, assai salata…
«Carne di altissima qualità: gli animali hanno ascoltato musica, sono stati massaggiati. È il prezzo giusto».

[…] È stato attaccato per aver preso in mano la Coppa del Mondo vinta dall’Argentina.
«Non sapevo che fosse vietato. Credo che lo ignorassero in tanti e oggi grazie a me sappiamo una cosa nuova».

Ha calciatori tra i clienti?
«Sono passati quasi tutti. Ronaldo? Un salutista».

Un cliente speciale?
«Al Pacino. Poi Andrea e Veronica Bocelli: Andrea ama il sushi, gli ho dedicato il Bonbon Andrea, è nel menu».

Ha 13 figli o è una bufala?
«Faccia 23… uno all’anno».

È single?
«Sì, ho una vita troppo in movimento per la coppia».

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