Consumo leggero di alcol riduce rischio infarti e ictus, ma a una condizione. Un nuovo studio condotto presso il Massachusetts General Hospital ha finalmente scoperto la ragione dei benefici dell’alcol in moderazione sulla salute cardiovascolare. Indipendentemente che si tratti di birra o vino, un consumo leggero di alcol quotidiano riduce i rischi di eventi cardiaci importanti come ictus ed infarti del 20% nella popolazione generale e addirittura del 40% tra le persone che soffrono di ansia e paure varie.
Secondo il rapporto guidato da Ahmed Tawakol, direttore del dipartimento immagini dipartimento immagini dell’ospedale, un consumo moderato corrispondente a non più di un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini ha effetti positivi sulla salute cardiovascolare. Questo consumo riduce l’ansia, rilassa il sistema nervoso e influisce sulle attività del cervello.
Ciò che è interessante è che l’effetto positivo non dipende da eventuali alterazioni indotte dall’alcol sul sangue, sulla pressione sanguigna o sul colesterolo, ma direttamente dal suo impatto sul cervello. Questa scoperta è stata fatta analizzando con la risonanza magnetica cerebrale centinaia di persone il cui stile di vita era stato monitorato nella Biobank del Mass General Brigham Hospital.
Consumo leggero di alcol riduce rischio infarti e ictus: lo studio
I risultati hanno dimostrato che le persone che consumavano in media meno di 14 drink a settimana avevano una probabilità molto inferiore di avere un infarto o un ictus rispetto a chi non beveva affatto. Inoltre, le analisi cerebrali hanno mostrato che i bevitori leggeri o moderati presentavano una risposta allo stress dell’amigdala, un’area del cervello, notevolmente più bassa rispetto alla norma. Ciò corrispondeva a una diminuzione delle sensazioni di ansia e paura, e tali individui hanno registrato meno eventi cardiaci avversi.
Tuttavia, gli studiosi mettono in guardia sull’uso di alcol, anche in quantità leggere, in quanto continua ad essere associato ad un aumento dei marker di infiammazione e dei rischi di cancro.
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