Trova il tesoro del nonno durante i lavori di ristrutturazione di casa, poi la fregatura: 500mila euro di titoli di Stato scaduti. Un operaio di 50 anni trova il tesoro del nonno durante i lavori di ristrutturazione di casa a Ceccano, nel frusinate, nascosto all’interno delle pareti. Si trattava di titoli di Stato che suo nonno aveva acquistato durante l’epoca del Fascismo, con l’intento di mettere da parte una somma considerevole da lasciare in eredità alla sua famiglia. Il valore totale di questi titoli era di un miliardo di vecchie lire. Tuttavia, la seconda scoperta è stata molto più amara: quei titoli non avevano più alcun valore.
L’uomo ha trovato i titoli mentre stava ripulendo una intercapedine, coperti di polvere ma ancora leggibili. Tra di essi c’era un buono fruttifero di cinquecento lire, datato 1937, con l’effige di Vittorio Emanuele II, accompagnato da altre cedole da 12 lire e 25 centesimi. L’idea era che alla scadenza di questi titoli, il nonno avrebbe ottenuto una somma considerevole, pari a circa un miliardo di vecchie lire. Purtroppo, come riportato dal Messaggero, Bankitalia ha dichiarato che attualmente quei titoli di Stato non hanno alcun valore e sono considerati carta straccia.
L’operaio si è trovato costretto a conservare i titoli come un cimelio di famiglia, insieme a un diario che il nonno aveva nascosto nella stessa intercapedine. Il diario avrebbe dovuto aiutarlo a ricordare le cose importanti che annotava. Tuttavia, a causa dei vuoti di memoria dovuti all’età, il nonno ha finito per dimenticarsi anche dei suoi investimenti. Adesso, l’operaio si ritrova con i titoli privi di valore, ma almeno ha scoperto un pezzo di storia di famiglia che conserverà come ricordo.
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